Il caso a Reggio Emilia: auto dei giocatori nei parcheggi per disabili. La denuncia: "Diversi episodi"

26.10.2025 10:15 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Il caso a Reggio Emilia: auto dei giocatori nei parcheggi per disabili. La denuncia: "Diversi episodi"

C'è un caso anche a Reggio Emilia e ne parla questa mattina Il Resto del Carlino. "Due giocatori della Pallacanestro Reggiana hanno infatti il brutto vizio di mettere negli stalli riservati ai disabili la loro vettura", scrive il quotidiano. "A denunciare il fatto è la cittadina Khadija Lamami che ha documentato tutto con diverse foto, pizzicando le macchine in centro storico. Lei, che invece è in regolare possesso di un permesso 'azzurro' per posteggiare negli stalli a causa di alcuni problemi che tre anni fa le hanno causato disabilità, non ne fa tanto una questione – pur importante – di sottrazione di un diritto a lei dovuto, ma una sacrosanta battaglia di principio. "Trovo intollerabile che proprio chi gode di un corpo sano, chi per mestiere incarna l'idea stessa di forza, di disciplina e di rispetto, si permetta uno sfregio del genere – chiosa Khadija – Chi rappresenta i valori dello sport, una squadra, una comunità di tifosi, una città intera, dovrebbe sapere meglio di chiunque altro cosa significa rispetto: rispetto delle regole, rispetto dell'altro, rispetto dei limiti, propri e altrui. Parcheggiare in uno stallo riservato a persone con disabilità non è una distrazione. È un gesto violento nella sua banalità (la banalità del male...), una piccola prepotenza che racconta un mondo dove chi può camminare liberamente dimentica troppo spesso chi non può farlo. Ed è proprio per questo che fa più male: perché da chi dovrebbe dare l'esempio ci si aspetta responsabilità, non arroganza travestita da leggerezza".

LA RISPOSTA DEL CLUB "Per gli americani appena arrivati in Italia è complicato destreggiarsi tra Ztl, permessi e regole europee della strada" con un 'alibi' che stona. "Leggerezza intesa per il fatto che a volte, spiegare come funzionano i cartelli stradali e i parcheggi ai ragazzi americani che non sono mai stati in Europa, non è facile. Non è stato fatto volutamente e non succederà più...". La società, riguardo ai recenti episodi, fa sapere che "l'atleta in questione (anche se in realtà sono due viste le auto diverse come si vede in foto sopra, ndr) è già stato redarguito. E gli è stato spiegato il significato dei cartelli, nonché dove parcheggiare. Per gli americani tra permessi, Ztl e regole europee non è facile...".