Abusi sessuali: la Procura si domanda se FIP e CONI sapessero...

Abusi sessuali: la Procura si domanda se FIP e CONI sapessero...

Nello scorso mese di febbraio, al rientro da un viaggio, era stato arrestato un allenatore del settore giovanile della Stella Azzurra Roma con una accusa di reati sessuali su minori. L'edizione odierna del Corriere della Sera locale di Roma si pone sulla vicenda una domanda inquietante.

"L’interrogativo pone al centro dell’inchiesta - coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Alessia Natale - la Federazione italiana di pallacanestro e il Coni: gli inquirenti intendono verificare se le istituzioni sportive fossero a conoscenza delle due sentenze (precedenti, ndr)."

Due sentenze. Perché questo allenatore, Paolo Traino di 55 anni, prima di arrivare alla Stella Azzurra aveva rimediato due condanne. Una nel 2000: "reato di pornografia minorile commesso il 30 ottobre 1998, secondo la banca dati del casellario giudiziario. Il 7 dicembre 2000 il gip del Tribunale di Perugia dà il via libera al patteggiamento, riconoscendo le attenuanti generiche. Viene anche disposta la sospensione condizionale della pena. L’11 gennaio 2001 la condanna diventa irrevocabile."

La seconda nel 2018, condannato nel capoluogo umbro a due anni in abbreviato per aver violentato dei baby cestisti durante il periodo di lavoro ad una società di Ponte San Giovanni, che l'aveva costretto a dimettersi dalla presidenza del CNA dell'Umbria della FIP.  Poi, prima che la sentenza divenisse definitiva, si era spostato a Roma dove nel 2020 avrebbe commesso lo stesso reato.

Il 10 febbraio scorso, il presidente federale Petrucci dichiarò al CorSera di non essere in possesso di "elementi sufficienti per emettere un giudizio o prendere una posizione, sia personale sia a nome della Federazione". E dal silenzio che ne è seguito, pensiamo che non ci si sia affannati a cercare chi abbia coperto la posizione del Traino, dal momento che le leggi che regolano l'attività di chi è a contatto con minori sono molto severe in proposito.

In tutto questo, un dirigente della società capitolina, fondata nel 1938 e divenuta leader nella scoperta di giovani talenti, è indagato per favoreggiamento perché, secondo la Procura, potrebbe aver coperto gli abusi del coach, nato a Bolzano, avvenuti nella foresteria della società fino al 2020. 

Quanta potrebbe essere estesa la connivenza in favore del Traino? E il CONI che attività di controllo svolge sulla mancata attenzione delle federazioni al rispetto della normativa? Ci chiediamo anche perché di fronte a una situazione del genere il presidente Malagò non abbia ancora agito con una indagine interna che deve necessariamente essere pubblica per rispetto delle milioni di famiglie che mandano a praticare lo sport nelle strutture delle sue federazioni.