ELW Finale: Regine e pretendenti al trono, Fenerbahce-Villeneuve d'Asq

La potenza della squadra turca contro la leggerezza e la voglia di stupire ancora delle "Guerriere" francesi: comunque vada sarà bellissimo
14.04.2024 07:00 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
ELW Finale: Regine e pretendenti al trono, Fenerbahce-Villeneuve d'Asq

Principesse e damigelle al gran ballo: Fenerbahce vs Villeneuve d’Asq,- oggi domenica 14 aprile dalle 18.00 -  finale dell’Euroleague femminile 2024. Sorpresa? Per quanto riguarda la prima certamente no: la squadra giallonera è programmata e costruita da tempo per imporre il suo marchio sulla competizione più importante per club del Vecchio Continente. Dopo 4 finali perse dal 2013 al 2022, l’anno scorso il primo trionfo, nella finale di Praga contro l’altra squadra turca emergente, il CBK Mersin, allora travolto nella finale di Praga 99 a 60, venerdì 12 aprile proprio a Mersin dove si giocano le Final Four, superato negli ultimi 5 minuti, 89 ad 80. 

Praga che ha tentato l’ennesimo assalto a quel titolo che manca dal 2015, dopo la grande delusione dello scorso anno in casa, quest’anno sembrava pronta per tornare quanto meno in finale. Ma sulla su strada ha trovato una meravigliosa “farfalla che le si è mossa incontro e l’ha punta come un’ape” giusto per storpiare un po' il mantra di Mohammed Alì il grande pugile: le francesi del Villeneuve d’Asq.

C’era da aspettarselo considerando la forza e la reputazione del loro campionato francese eppure il basket d’oltralpe può festeggiare la prima finalista di EuroLeague Women in 20 anni. È stata la forza delle "Guerriers" di Villeneuve a porre fine alla striscia di sconfitte con l’entusiasmante vittoria per 84-78 contro lo ZVVZ USK Praha.

Per trovare l'ultima volta di una squadra francese così in alto è necessario premere il tasto rewind fino al 2004, quando l'US Valenciennes Olympic è stato incoronato campione. Questo avvenne due anni dopo aver sollevato la coppa per la prima volta e dopo che il Bourges Basket aveva vinto tutto nel 1997, 1998 e 2001.

E l’allenatore di questo gruppo, Rachid Meziane, è lo stesso che l’anno scorso ha portato al Belgio il primo oro della storia nel basket femminile. Insomma uno che sa come si fa a cambiare gli equilibri prestabiliti. Di fronte avrà Valerie Garnier che ha guidato la nazionale francese, in questi incroci fantastici della storia, a quattro medaglie d’argento consecutive negli Europei ma anche al bronzo Olimpico a Tokyo dunque un’altra persona che ne sa di momenti importanti.

La forza del Fener è nel collettivo che fa perno assoluto sulle prime cinque a scendere in campo: Yvonne Andersson (ex Venezia), Kayla McBride, una formidabile ala piccola che si adatta a giocare da guardia tanto può fare tutto ed è la giocatrice più vincente in questo momento in Europa (in semi 25 punti alcuni dei quali hanno tagliato le gambe delle avversarie negli ultimi 5 minuti), Naphessa Collier, Nikolina Milic e Emma Messeman la luce del sole, la guida verso la vittoria, un manuale di tecnica, tattica e leadership da far vedere ad ogni giocatore/giocatrice di basket. Sempre padrona della partita in ogni momento non sbaglia mai una scelta. E poi è un piacere per gli esteti del nostro sport. Dalla panchina entrano in campo due play turche, Onar ed Uzun che possono dare dieci minuti di riposo alla Andersson, la Badiane centro francese di sostanza pura e quella Kitja Laksa vista a Schio e Bologna che noi consideravamo un fenomeno e che qui gioca nemmeno 13 minuti a partita.

Contropiede e gioco in velocità ecco il credo del Fener che se deve giocare a metà campo, lo fa passando per Messeman e poi cercando le sue lunghe, Collier e Milic vicino al canestro.

Bella e spettacolare è stata anche la partita tra le “Guerriere” del Villeneuve d’Asq e Praga che si è risolta anche’essa alla fine e dopo che la squadra ceca sembrava in grado di portarla a casa d’esperienza forte delle sette Final Four di questi anni. Ma le francesi si sono aggrappate nel momento decisivo del quarto periodo a quattro delle loro migliori interpreti: “Sapevo che potevamo farcela, abbiamo creduto in noi stesse e non abbiamo mollato", ha detto Kamiah Smalls, il pilastro della rimonta delle Guerriere (18 punti, 7/11 al tiro, 6 rimbalzi, 7 assist). Poi Janelle Salaün ha aggiunto 15 punti, Kariata Diaby 14 (9 rimbalzi, di cui 6 difensivi) e Shavonte Zellous 11.

Ed è mancata alle francesi il consueto apporto di punti e rimbalzi di Kennedy Burke, decisamente in serata no, dunque in attesa di domenica per una prestazione sui suoi livelli. Le francesi giocano in modo sereno, molto fisico ed atletico e con una notevole distribuzione di punti e responsabilità. Corrono se possono ma il gioco a difesa schierata è davvero molto importante.

Sempre oggi domenica 14 aprile ma alle 15 la finale per il 3°posto