A1 e A2 F: torna la "Premialità" in A1 ma arriva anche in A2

A fine ottobre una delibera della Federazione ha reintrodotto la premialità per la A1 e per la prima volta nella serie A2. Un segnale?
11.11.2025 13:53 di  Eduardo Lubrano  Twitter:    vedi letture
A1 e A2 F: torna la "Premialità" in A1 ma arriva anche in A2

L'articolo 10.4 introdotto a fine ottobre nel documento ufficiale della FIP "Premialità a favore delle Società  non professionistiche" dello scorso giugno, introduce per la prima volta il concetto che anche le società di serie A2 femminile possano ricevere un contributo se fanno giocare le giovani per un determinato minutaggio. 

Premialità è un brutto termine italiano ma per convenzione tutti, quelli del mondo del basket, sanno che vuol dire: se fai giocare le giovani per un tot minuti avrai dei contributi a fine anno.In serie A1 questa regola vigeva fino al 2021/22 poi era stata abolita dunque è buon segno che sia tornata. Per la A2 come detto si tratta di una prima volta. 

La cifra che la FIP ha stanziato per questa operazione è di 250 mila euro dei quali 160 sono per la A1 e 90 per la A2. Diverse anche le età ed i minuti. In A1 i premi riguardano le atlete di formazione italiana eleggibili per la Nazionale Under 22 (2005,2004 ecc) ed il minimo che devono giocare è di almeno 12 minuti a partita per il 70 per cento delle gare della sola stagione regolare.

In A2 parliamo di atlete eleggibili per la Nazionale U20 (cioè nate dal 2006 in poi) che, sempre per il 70% della stagione regolare, dovranno stare in campo almeno 15 minuti.

Per il conteggio dei minuti fanno fede le statistiche di Lega Basket Femminile

Ad oggi secondo un calcolo veloce effettuato da PB, tanto in A1 che in A2 circa la metà delle società sono già entrate nel novero di quelle che potranno percepire i contributi a fine stagione. 

Tanti o pochi che siano i soldi destinati a premiare chi si affida alle giovani - è un conto difficile da fare e forse inutile ad oggi - questa novità per la serie A2 dovrebbe essere un incentivo a fidarsi delle ragazze più giovani. Perchè chissà se un domani il "montepremi" non possa crescere. Le giocatrici sono poche dunque può essere difficile trovare quelle da far stare in campo ma l'idea è quella giusta. Forse è un modo per cercare di aumentare il lavoro di reclutamento, far crescere ancora il proprio settore giovanile, o di metterlo in piedi come si deve per chi ha necessità di farlo. 

Nessuna diventerà ricca con questi premi, ma da qualche parte bisogna iniziare e poi bussare alla porta di chi comanda per chiedere ulteriori migliorie.

Giusto per cronaca: la delibera1013 della Fip sui contributi alle società non professionistiche è del 16 giugno 2025; l'integrazione cell'articolo 10.4 per le società della serie A femminile  è del 31 ottobre 2025