A1 F: il punto di Luca Andreoli dopo la sesta giornata di andata
Devo dire che più o meno le situazioni da classifica sono quelle che mi aspettavo prima dell'inizio della stagione regolare. Forse Derthona è partita peggio di quel che ci si poteva aspettare ma ha tutto, tempo e risorse, per risalire e fare un campionato in alto. Alti e basse delle coppe. Ci sono, ci sono sempre stati e bisogna farci bene i conti. Mi pare che la sola Campobasso è stata la più continua nelle due gare ed infatti ha tenuto botta con le due big senza perdere in modo eccessivo. Geas ha avuto qualche problema ma piano piano sta trovando la quadra con una squadra nuova che deve assestarsi ma è molto lunga e farà bene. L'unica partita che hanno sbagliato, quelle del Geas, è stata con Roseto ma bisogna anche sottolineare i meriti delle giocatrici delle Panthers.
La Dinamo più o meno come ci si immaginava, ha avuto grande partenza poi ora, complice la stanchezza dei viaggi e la squadra un po' corta ha un calo. Secondo la mia idea lì molto dipende da infortuni, piccoli acciacchi, come per tutte sia chiaro ma per loro un po' di più. Con La Magnolia hanno fatto una buona partita ma l'assenza di Richards ed un relativo contributo delle altre si è sentita. La squadra è molto dipendente dal quintetto, se la panchina darà qualcosa in più possono fare un buon campionato.
Lotta per la salvezza. Mi pare da quel che s'è visto in queste giornate che quelle che adesso sono in fondo alla classifica possono provare a vincere con tutte le altre almeno fino ad un certo livello, diciamo fino alla quinta. Se trovano la serata dove fanno canestro – e tutte hanno punti nelle mani nei roster - tutto è possibile. Broni sta facendo bene, tutte le giocatrici sono inserite nel sistema Diamanti, hanno avuto qualche incidente di percorso, se trovano un'altra straniera come sembrerebbe, è una squadra che può dar fastidio a molte.
E' banale ma necessario ripetere che tante squadre della seconda o terza fascia dipendono dalle straniere, che specie che se sono rookie, fanno più fatica. Quando si fa una scelta su giocatrici nuove per la pallacanestro europea, bisogna avere pazienza e dar loro tempo di ambientarsi e capire che lo sport stanno giocando.
Le prime due. La differenza tra Schio e Venezia è tanta come abbiamo sempre detto. Sabato sera le assenze non hanno influito più di tanto per Schio che pure aveva fuori Zandalasini e Sottana rispetto a Venezia cui mancava Fassina e la lungo degente Villa. Conde è tra le prime dieci giocatrici d'Europa, sfortuna a parte, è fuori categoria non solo per l'Italia. Va detto che Venezia in Coppa aveva fatto una partita di grande dispendio fisico e mentale, perché Girona è una squadra che ti impegna tantissimo quindi questo potrebbe spiegare quel quarto quarto così faticoso nel far canestro. Ma la forza di Schio è dovunque: hanno fisico per attaccare e per difendere duro. Ha costruito una squadra forte non tanto per l’Italia ma per l’Europa.
Non mi pare ci sia margine perché accada qualcosa di diverso da come abbiamo visto fino ad oggi. Con Schio e Venezia destinate a fare corsa da sole. Il problema del Famila è che in Europa quando va a giocare con squadre tipo il Fenerbahce sente la differenza che ancora c'è per l'eccellenza. Ma quando arrivi alle partite ad eliminazione diretta il bello è provare a fare lo sgambetto a chi ha più credito. A Venezia hanno raggiunto una buona quadratura, anche se hanno fatto poco canestro con Schio, ma è super competitiva ed in Europa non ha mai mollato una partita nel punteggio anche quando ha perso.
Il gioco? Nulla di nuovo, se non che tutte più o meno fanno le stesse cose e la differenza la fanno le interpreti e la velocità con cui si gioca.