LBA - Verso una serie A con 12 squadre come il Volley

12.05.2021 12:00 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
LBA - Verso una serie A con 12 squadre come il Volley

La fine retorica del sottintendere del comunicato FIP sul Consiglio federale della settimana scorsa ha permesso alla stampa di concentrarsi sul mancato blocco delle retrocessioni e della conseguente seconda condanna per la Pallacanestro Cantù alla serie A2 e non, appunto perché non esplicitata, sulla bocciatura in toto del progetto di Umberto Gandini delle licenze. Addirittura la presentazione del suo Manuale è glissata nel silenzio più totale, come non fosse mai avvenuta.

Il presidente federale Gianni Petrucci ha fatto scrivere che vuole sapere se e con quante squadre la serie A vorrà giocare nel 2022-23, e sarà lui a far sapere con quali parametri economici. 

C'è da pensare che per la FIP non sarà possibile sostenere nemmeno l'attuale base economica dei club per cui l'idea di scendere a 14 club, nata quando venne fuori lo sciagurato aumento a 18 dell'era Bianchi, potrebbe vedere la luce nel 2024. Anche qui, detto senza dirlo, non si ritiene di avere capacità di marketing. Finiremo a 12 squadre come la Superlega di Volley?

Visto che la rivoluzione delle licenze era stato il primo cavallo di battaglia del neo presidente Gandini nel 2020, non si capisce perché alle elezioni per il nuovo presidente FIP nel 2021 LBA si sia compattata intorno al vecchio che avanza senza aver aperto una trattativa in proposito, addirittura invitando lo stesso Petrucci all'Assemblea che ne ha dichiarato il sostegno al rinnovo in carica. 

A pensar male potrebbe essere stato barattato con un occhio chiuso su difficoltà più pressanti al momento, ma indubbiamente Legabasket ha mancato di cultura politica e financo di strategia. Tralasciando ogni opinione sul bon ton di certe presenze e sul conflitto di interessi che, come abbiamo spiegato più volte ai nostri lettori e le vicende politiche di Matteo Renzi (senatore della Repubblica e consulente di un paese straniero) nei mesi scorsi hanno confermato, in Italia non esiste. 

Preso atto che la Rivoluzione promessa da Petrucci assomiglia più alla Restaurazione del Congresso di Vienna, resta da capire che direzione prenderà la pallacanestro in Italia nei prossimi anni. Per adesso sta ferma, e ferma in maniera granitica. Perché?

Quanto promesso dal presidente è già stato rinviato dall'inizio dell'estate all'inizio dell'autunno: "le riflessioni dovranno essere promosse in maniera strutturale, insieme a tutte le Leghe, entro il 30 settembre 2021".

E gli effetti delle eventuali decisioni rinviate alla stagione 2022-23, con l'obiettivo del consolidamento della base economica delle società. Le conseguenze ve le abbiamo anticipate qualche paragrafo sopra. Dove c'è scrito 12 come il Volley.