Fabbricatore: "Ridimensioniamo alcuni miti della pallacanestro moderna"

Fabbricatore: "Ridimensioniamo alcuni miti della pallacanestro moderna"

(Di Carlo Fabbricatore).

Non servono più i playmaker o registi che dir si voglia. Follia pura follia, il playmaker è il giocatore preposto a fare girare la squadra: un buon playmaker amplifica tutte le qualità dei compagni. Non confondiamo “il playmaker” con chi smazza assist. Per me figura impossibile da sostituire.

I centri moderni giocano lontano da canestro. Cosic, Sobonis, Divac e tanti altri giocavano sia fuori che dentro l’area già nell’altro millennio. I centri devono sapere giocare vicino al canestro per permettere il gioco interno dei compagni. Avere un giocatore che sa passare dal post basso amplia di molto le soluzioni offensive. Il blocco e giro verso canestro del lungo sembra un’eresia.

I centri grandi e grossi non servono più. Totalmente in disaccordo. Se hai un centro che presidia l’area e fa alterare le parabole di tiro rendi la difesa più aggressiva. Antico motto: se prendi i rimbalzi difensivi puoi fare transizione e se riesci a farla hai tiri facili e buon bilanciamento di squadra.

I giocatori devono essere tutti giocatori totali. No, non è assolutamente vero. Spesso e volentieri gli specialisti tolgono le castagne dal fuoco nelle situazioni intricate. Moltissime volte sono uomini di rottura capaci di alterare l’andamento di una partita.

Le guardie devono attaccare il ferro. Vero in parte. Le guardie devono sapere leggere le situazioni di gioco specialmente sul pick and roll: penetrazione, passaggio al rollante, tiro da fuori sono le opzioni da valutare sempre.

Quasi tutti passano in salto e usano i lob per cercare il lato debole. Eresie tecniche e non venite a dirmi che il gioco è cambiato: contate le palle perse che scaturiscono da queste scelte scellerate.

Pochi portano il contropiede dal centro e si arrestano sulla linea di tiro libero. Altro errore macroscopico infatti se corri il centro hai più opzioni: le due ali che arrivano, l’arresto e tiro del portatore di palla e i rimorchi da entrambi i lati: convinti?

Le zone sono l’antitesi dello spettacolo. Completamente in disaccordo. Le zone sono un’arma tattica importante e soprattutto sono un compendio del lavoro di squadra. Per i più attenti: come si attacca una zona combinata? Pensateci.

Gli allenatori sono sempre fondamentali. Vero in parte. Tanti giocatori buoni se male assemblati dall’allenatore che crea cattive gerarchie spesso generano pessime squadre.

Il tiro da tre ha snaturato il gioco. Falso, spesso è un’opzione offensiva usata male in quanto molte squadre ne abusano. I 24 secondi hanno accelerato il gioco e il tiro da tre in determinate situazioni è utile.

LA PALLACANESTRO E’ UN GIOCO SEMPLICE PER PERSONE INTELLIGENTI

AMIAMO LA PALLACANESTRO

Carletto Fabbricatore