Eurobasket 2022 - Favoriti e outsiders: i ritiri delle Nazionali stanno per cominciare

Eurobasket 2022 - Favoriti e outsiders: i ritiri delle Nazionali stanno per cominciare

La Nazionale azzurra si raduna il 3 agosto per cominciare la preparazione alla finestra FIBA World Cup di fine agosto ma soprattutto agli Europei 2022, che tornano per la prima volta dopo 40 edizioni a distanza di cinque anni dalla precedente in luogo dei canonici due grazie alla rivoluzione dei calendari voluta dalla FIBA nel 2014 e al Covid che ha fatto spostare quella del 2021 per lasciare il palcoscenico alle Olimpiadi di Tokyo.

Una edizione a 24 squadre e 4 sedi di girone con Germania (Colonia), Georgia (Tbilisi), Italia (Milano) e Repubblica Ceca (Praga), che si annuncia ricca di stelle del basket, a cominciare da quelle della NBA. E che grazie alla rivoluzione generazionale in atto in Spagna, dove per la prima volta dal 2005 non ci sarà un Gasol sotto le plance e per la seconda volta in 50 anni un giocatore del Barcelona, vede ai nastri di partenza cinque favorite e un bel pugno di outsiders.

C'è un fattore X che conterà moltissimo. La gestione del gruppo e delle risorse fisiche. Il torneo è lunghissimo (diciotto giorni, ci sono state edizioni che si sono svolte in appena sei), e dispendioso con le qualificate dei quattro gruppi che dovranno affrontare anche il trasferimento a Berlino per la fase finale. Una sconfitta nelle prime giornate può essere metabolizzata, ci sarà possibilità di recupero prima delle gara ad eliminazione diretta. Capacità di concentrazione e di superamento di critiche inevitabili avranno una incidenza che rende abbastanza aleatorie tutte le previsioni. Ricordiamo per tutte l'edizione del 1987 con l'escalation della Grecia che nelle previsioni era soltanto la simpatica formazione ospitante...

- Le nostre favorite, cinque, ve le diamo in ordine casuale.

Slovenia. Campione uscente, ritrova in gran forma gli alfieri della vittoria del 2017 Luka Doncic e Goran Dragic. Ha sostituito l'infortunato Anthony Randolph con il solido Mike Tobey, e se ha perso l'anziano Vidmar sotto canestro vede la sua pattuglia di giovani con cinque anni di esperienza in più.

Serbia. Come non può essere favorita, nonostante gli ultimi rovesci (vedi mancata presenza a Tokyo) la squadra che può mettere in campo i doppi MVP di NBA (Nikola Jokic) ed EuroLeague (Vasilije Micic)? Tralasciando tutto il resto...

Grecia. Giannis Antetokounmpo è già una promessa di spettacolo e intensità agonistica, oltre ad aver portato in squadra i suoi tre fratelli. La Nazionale ellenica può contare sui fari Sloukas e Calathes.

Francia. Nel segno della continuità con coach Vincent Collet (valore aggiunto da non mettere in secondo piano), e una pattuglia di NBAer di assoluto livello con Fournier e Ntilikina, senza dimenticare Rudy Gobert. E le stelle della stagione europea come Yabusele e Poirier.

Lituania. Con Domantas Sabonis e Jonas Valanciunas sotto canestro e un cocktail tra giovani e veterani come Jokubaitis, Grigonis, Giedraitis i baltici possono dire la loro e rinverdire i fasti di Stoccolma 2003.

- Le tante outsiders, sempre in ordine casuale.

Spagna. Complimenti alla pezza in regia messa con Lorenzo Brown, gli infortuni di Rubio e Abalde hanno scavato un gap generazionale tra giovani e veterani. Llull e Rudy sono stanchi anche se hanno sempre fame di vittoria. Scariolo dovrà trovare i nuovi equilibri, ma non sarà facile.

Croazia. La voglia di riscatto nazionale dopo l'eliminazione amarissima dalla World Cup 2023 può spingere i vari Bojan Bogdanovic, Mario Hezonja, Dario Saric, Ante Zizic e Ivica Zubac all'impresa. Per loro il fattore X sarà un jolly che vale doppio.

Germania. Da tenere in considerazione e non solo perché gioca in casa. Gente come Dennis Schroder, Daniel Theis, Franz e Moritz Wagner portano grande qualità e il fattore X (vedi sopra) è in agguato anche per loro.

Georgia. Thaddeus McFadden (altro naturalizzato alla bisogna) porta il quid che finora è mancato a una Nazionale che può schierare Shengelia, Bitadze e Shermadini. Dietro di loro non c'è molto, ma la determinazione dei leader può fare qualche miracolo.

Turchia. Ataman gioca il jolly del figlioccio naturalizzato (!) Shane Larkin. Dalla NBA arrivano Osman, Korkmaz, Sengun e Yurtseven. Se l'exploit del 2001 (secondo posto dietro la Jugoslavia) veniva dal giocare a Istanbul, è da oltreoceano che potrebbe arrivare il secondo.

Italia. Storicamente l'Italia fa meglio quando è lasciata nell'ombra, come il libro di Spina e Quartarone ci ricordano (link per l'acquisto). Nella considerazione europea il quinto posto a Tokyo è già evaporato, c'è un nuovo staff tecnico e il ritorno di Gigi Datome come novità di squadra.

In definitiva e visto il lotto in campo, arrivare al podio sarà già una impresa per queste e le altre undici qualificate (Rep. Ceca, Bosnia Erzegovina, Israele, Ucraina, Montenegro, Finlandia, Polonia, Gran Bretagna, Ungheria, Belgio, Paesi Bassi, Bulgaria ed Estonia). Ma adesso cominciamo con i ritiri, le prime amichevoli e i tagli che arriveranno con i 12 definitivi al via che sarà dato dall'incontro Spagna-Bulgaria il primo settembre alle ore 13:30 a Tbilisi in Georgia, per tornare sull'argomento delle favorite e magari offrire una scrematura.