VTB - Nonostante Griner sia in prigione 30 americani giocheranno in Russia

VTB - Nonostante Griner sia in prigione 30 americani giocheranno in Russia

L'imperativo di riportare a casa Brittney Griner, imprigionata in Russia per quasi dieci anni per un reato che nel mondo occidentale si sistemerebbe forse con un buffetto, si è silenziato da solo, visto che senza una volontà politica di quel paese c'è poco o niente da fare se non lasciare che le trattative silenziose tra governi portino a un risultato.

La questione Griner e la possibilità di divenire ostaggi più o meno politici però sembra non aver fatto un baffo a quei 30 giocatori statunitensi che hanno accettato dei buoni contratti per giocare in squadre di VTB-League nella prossima stagione. 

Secondo Jonathan Abrams del New York Times saranno il doppio rispetto all'anno scorso, anche perché i giocatori europei, dai nostri Hackett e Spissu fino all'ultimo, quel Ponitka che da San Petroburgo va ad Atene via Reggio Emilia, hanno invece disertato in massa le formazioni russe.

Coloro che hanno preso la decisione di giocare in VTB-League hanno citato gli incentivi finanziari, che includono stipendi superiori a 1 milione di dollari, insieme a alloggi e automobili gratuiti.

Il 35enne KC Rivers è stato davvero schietto: "Tutti dicono: 'Perché dovresti andarci? Ma avendo bocche da sfamare e una famiglia a cui provvedere, a volte non è sempre la decisione più facile, ma devi fare ciò che è meglio per te. Non puoi prendere decisioni basate su ciò che dice la società in generale.”