Dan Peterson su Giorgio Armani: «Spero che l'Olimpia lascerà quel posto vuoto»

Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Dan Peterson ricorda Giorgio Armani. "I miei ricordi? Tanti. Tutti positivi. Facile quando parta della persona più incredibile che io abbia mai conosciuto! L'avevo "conosciuto" prima che lui mi prendesse come coach deU'Olimpia nel gennaio del 2011 [...] Nel 2008 ero sollevato, come ogni tifoso dell'Olimpia, quando ho saputo che Giorgio Armani aveva comprato il 100% dell'Olimpia, spianando i debiti, dando un'impronta Nba alla società, tenendo il suo nome sulle maglie come sponsor. In un colpo solo, Armani ha salvato non solo f Olimpia, ma tutto il movimento del basket. Ora vivevano tutti di "riflesso" grazie al suo nome. Ogni club ha tratto un beneficio della sua immagine. A partire dagli sponsor!".
La chiamata nel 2010/11. "Il tutto mi ha fatto piacere, logico. Ma mi ha fatto sentire anche un grandissimo senso di responsabilità nei confronto di Giorgio Armani. E' stato lui a mettermi a mio agio quasi subito. Ci siamo incrociati a Cremona per la mia seconda partita quell'anno. Stretta di mano, mano sulla spalla, poche parole, un sorriso che mi ha tranquillizzato più che un tir di Ansiolin". E gli incontri con lui: "Ognuno è stato come frequentare un anno ad Harvard! Non sprecava mai una parola. Ogni suo giudizio è stato saggio. Aveva un grandissimo senso di valori. Cioè, sapeva cosa era giusta o non giusta, cosa era importante o non importante. Essendo lui un grandissimo signore, voleva che i suoi giocatori e il suo allenatore si comportassero come signori in campo [...] Mi spezza il cuore pensare che non lo vedrò più al suo posto per le partite dell'Olimpia al Forum. Spero che il club lascerà quel posto vuoto. Se lo fanno, mi fermerò davanti e lo toccherò con rispetto, stima e affetto".