NBA - Perché Jaylen Brown ha rifiutato l'accordo da 50 milioni di dollari di Nike

Jaylen Brown, stella dei Boston Celtics, è noto per essere un leader dentro e fuori dal campo. A 28 anni, il suo carattere schietto e la volontà di esprimere liberamente le proprie opinioni lo hanno reso un personaggio ammirato ma anche difficile da gestire per i grandi marchi. La sua posizione contro i contratti con le multinazionali è ben nota, in particolare il suo conflitto pubblico con Nike. Di recente, Brown ha rivelato durante il "Big Tigger Morning Show" di aver rifiutato un’offerta da 50 milioni di dollari proprio da Nike per non compromettere la propria voce. "Firmi questi contratti e ci sono frasi che ti impediscono di dire cose controverse. Se lo fai, possono annullare tutto. Così perdi la tua voce", ha dichiarato.
Alla domanda sul perché avesse rimosso il logo Nike dalle sue scarpe, Brown ha spiegato che, pur riconoscendo la qualità delle calzature, non voleva offrire pubblicità gratuita a un marchio con cui non aveva un accordo. Per aggirare il problema, ha iniziato a indossare le Kobe, ma rimuovendo il logo Nike, trasformandole in "Kobe senza ossa". "Kobe è il motivo per cui ho creato il mio brand. Ora posso stabilire le mie regole, invece di seguire quelle di altri", ha aggiunto. La sua scelta è stata vista come un gesto ispiratore, soprattutto alla luce di altri casi controversi. come la rottura tra Kyrie Irving e Nike.
Nonostante il sacrificio economico, la decisione di Brown ha avuto conseguenze anche sul piano sportivo: secondo alcune fonti, il suo conflitto con Nike avrebbe influito sulla mancata convocazione in tornei ufficiali con la nazionale. Il botta e risposta tra il giocatore e il colosso dell’abbigliamento continua, ma Brown ha trovato una via alternativa per affermarsi: ha lanciato il proprio marchio, "741", che spazia dalle scarpe all’abbigliamento. In questo modo, è riuscito a mantenere la propria integrità e a costruire un percorso professionale coerente con i suoi valori.