NBA - Brooklyn: davvero Kyrie Irving "odia" Sean Marks e Steve Nash?

NBA - Brooklyn: davvero Kyrie Irving "odia" Sean Marks e Steve Nash?

Un articolo del New York Post dell'altro ieri lasciava intendere che Kyrie Irving possa nutrire sentimenti altamente negativi verso il dirigente dei Nets Sean Marks e il coach Steve Nash, utilizzando la parola "odio".

Il clan dell'estroso playmaker, nella persona dell'agente e matrigna Shetallia Riley Irving, è intervenuto nella questione, spiegando a Brian Lewis e Josh Kosman del New York Post che non è assolutamente vero.

"Non sono sicura da dove provenga questa narrazione, ma Kyrie non odia né Steve né Sean", ha detto Shetallia Riley Irving. “Non fa parte del suo essere né del modo in cui si rappresenta nel mondo. Riguarda la pace, l'amore e l'accettazione."

Questo non significa ovviamente che Irving possa aver apprezzato il lavoro svolto per i Nets da parte di Marks e Nash. Noi osserviamo che è solo un punto di vista, però, per difendersi dai danni fatti alla squadra nel suo insieme rifiutandosi di giocare per non essersi vaccinato.

Rimanga verità per tutti che nessun giocatore della NBA, tutte persone pubblicamente controllate oltre che sanitariamente da media e fan, ha sofferto di conseguenze di reazione negativa al vaccino dal 2020 ad oggi, mentre tra coloro che si sono ammalati ci sono stati strascichi che condizionano la prestazione sportiva.

Certamente Irving può avercela con i due che, preso atto dei suoi "capricci", non l'hanno prima voluto part-time per giocare solo le gare in trasferta nell'ultima stagione, e adesso non gli hanno offerto un mega-rinnovo, entrando nell'ultimo anno di contratto. Pace e amore, ma anche quattrini in ballo...

A coronamento dell'intervento, Shetallia Riley Irving ha rifiutato di commentare se Irving sia d'accordo con Kevin Durant, che avrebbe detto al proprietario di Nets Joe Tsai che dovrebbe decidere tra lo scambiare Durant o il licenziare Marks e Nash.