Il 29 ottobre 2003, LeBron James ha fatto il suo debutto in NBA
Il 29 ottobre 2003, il mondo della pallacanestro si fermò per assistere al primo match NBA di LeBron James. Mai prima di allora l’esordio di un giocatore era stato così atteso, neppure quello di Victor Wembanyama. Il contesto era perfetto: Michael Jordan si era appena ritirato definitivamente, Internet stava esplodendo come mezzo di comunicazione globale, e LeBron era già un fenomeno mediatico con 142 milioni di dollari in contratti pubblicitari-
Davanti a 340 giornalisti si sarebbe potuto avere timori. LeBron se la cavò con una prestazione da 25 punti, 9 assist, 6 rimbalzi e 4 recuperi. “Sembrava Magic Johnson, ma più atletico,” ha raccontato Tony Massenburg. “Non avevo mai visto un’atmosfera simile attorno a un rookie,” ha aggiunto Doug Christie. Già nel suo primo match, James si comportava da leader, guidando i compagni con carisma e maturità. “Giocava come se avesse già tre stagioni alle spalle,” ha osservato Chris Webber.
La sua presenza in campo non era quella di un ragazzo appena uscito dal liceo, ma di un atleta già formato e consapevole. “All’inizio della partita ho provato a spingerlo in post basso, ma non si è mosso di un centimetro,” ha raccontato Christie. La sua sicurezza, la capacità di dirigere i compagni e la naturalezza con cui affrontava veterani consolidati lasciarono tutti a bocca aperta. “Let’s go! Watch that!” gridava ai compagni, come un regista navigato. Peja Stojakovic sottolineò la sua calma e maturità, elementi rari in un rookie.
Nonostante la sconfitta dei Cavaliers (106-92), LeBron lasciò un segno indelebile. Alcuni giocatori NBA predissero per lui dieci titoli: una profezia esagerata, ma non troppo lontana dalla realtà, considerando le 10 Finals Four raggiunte con quattro anelli e numerosi premi MVP. Oggi, a distanza di oltre vent’anni, quel primo match resta uno dei momenti più iconici della storia NBA. Il talento, il fisico e la mentalità di James hanno ridefinito il concetto di superstar, e il suo impatto continua a ispirare generazioni di giocatori e appassionati in tutto il mondo.