LBA - I 50 anni. Le date del primo decennio: riforma della A, nascita dei play off, apertura al secondo straniero

LBA - I 50 anni. Le date del primo decennio: riforma della A, nascita dei play off, apertura al secondo straniero

Dopo la nascita della Lega il 27 maggio 1970, queste le tappe del decennio che vedrà oltre alla storica svolta con la nascita della Serie A1 e A2 dal 1974, l'introduzione dei play off nella stagione 1976-77 e l'apertura al secondo straniero nel 1977-78. Nella foto una selezione organizzata dalla Lega Basket che partecipava ai tradizionali tornei che riempievano le estati degli anni 70.

FEBBRAIO 1972 Nuovo segretario della Lega viene nominato l’avv. Giovanni Verdesca. E’ istituito un Comitato di Presidenza formato da Tedeschi (Varese), Allievi (Cantù) e Verdesca.

OTTOBRE 1972 A seguito della dichiarata indisponibilità di Tedeschi a continuare la presidenza, viene eletto come nuovo presidente Giancarlo Tesini, parlamentare bolognese e Presidente della Fortitudo Bologna. Allievi resta vicepresidente; nel ruolo di segretario a tempo pieno è nominato il bolognese Piero Parisini. Tesini inizia il proprio mandato forte della creazione di una Commissione paritetica Lega – FIP per la definizione della natura giuridica della stessa Lega. Nasce inoltre un appuntamento cestistico radiofonico fisso sui canali RAI, con gli aggiornamenti dei risultati da tutti i campi della Serie A. Le trasmissioni televisive e i rapporti con la RAI saranno per la prima volta gestiti direttamente dalla Lega, su mandato della FIP. Sotto la presidenza Tesini si pongono anche le basi per uno spostamento di sede della Lega da Milano a Bologna, che avverrà nel 1973. La nuova sede sarà in Via Fontanina 2.

MARZO 1974 Lega e FIP per la prima volta firmano una Convenzione in cui vengono codificati importanti punti nell’organizzazione del campionato. Sarà la Lega a trattare i diritti TV del campionato (la Lega firmerà per le successive tre stagioni un contratto con la RAI); una Commissione Lega-FIP stabilirà il calendario dell’attività annuale e le designazioni arbitrali. Trasferiti alla Lega infine i poteri decisionali sulle controversie tra società di Serie A su questioni non di carattere disciplinare.

24 MAGGIO 1974 Al Martini Club di Roma, a seguito del Consiglio Federale del 22 maggio, il presidente FIP Claudio Coccia annuncia uno storico cambiamento delle formule del campionato. Questa decisione segue la proposta uscita il 15 marzo precedente da un’apposita Assemblea Straordinaria indetta dalla Lega a Roma, tesa ad ottenere queste modifiche dalla FIP. Il campionato di Serie A 1974-1975 vedrà la creazione di due gruppi di squadre: nel gruppo 1 le 14 aventi diritto al campionato di Serie A, denominato da ora Serie A1, nel Gruppo 2 (successivamente chiamato A2) 10 squadre scelte secondo un parametro basato su dieci punti specifici tra le aventi diritto alla Serie B, comprese le due retrocesse (che, nella stagione 1973/1974, erano state Maxmobili Pesaro e Alco Bologna). Questi i criteri adottati:

1 – classifica dell’ultima stagione

2 – disponibilità di un impianto avente caratteristiche di Palazzetto dello Sport

3 – minimo numero di precedenti disciplinari

4 – media spettatori paganti dell’ultima stagione

5 – popolazione legale del Comune

6 – mancanza nella regione di squadre già aventi diritto alla A

7 – mancanza nella provincia di squadre già aventi diritto alla A

8 – sede in un capoluogo di regione

9 – sede in un capoluogo di provincia

10 – garanzie, anche bancarie, di solvibilità economica.

  Il campionato si divide in due fasi:
 

Fase di Qualificazione: le 14 squadre del Gruppo 1, o Serie A1, disputano un girone all’italiana andata – ritorno (26 partite); al termine le prime 6 accedono alla finale per il titolo, le altre 8 al torneo di classificazione. Le 10 del Gruppo 2, o Serie A2, disputano un torneo all’italiana contemporaneo e, al termine delle 18 giornate, le prime 2 classificate si uniscono alle 6 del gruppo 1 nella finale per il titolo; le rimanenti 8 si uniscono alle 8 del Gruppo 1 per disputare una poule salvezza.

Poule Scudetto: 6 squadre, provenienti dal Gruppo 1 e 2 provenienti dal Gruppo 2, si incontrano in un torneo all’italiana con gare di andata e ritorno, per 14 partite complessive. Non si tiene conto dei punti conquistati nella fase di qualificazione. Al termine, la squadra campione d’Italia e le altre 7 classificate sono ammesse al Gruppo 1 della successiva stagione.

Poule Salvezza: le 8 eliminate in qualificazione dal Gruppo 1 e le 8 classificate dal 3° all’8° posto nel Gruppo 2, per un totale di 16 squadre, vengono suddivise in due gruppi con gironi all’italiana. Le prime due classificate di ogni girone acquisiscono per la stagione successiva il diritto di partecipare alla A1; le ultime di ognuno dei due gironi retrocedono in Serie B; le squadre dalla 3° alla 7° classificata restano anche per la stagione successiva nella A2.

In questo modo nella stagione 1975/1976 la Serie A risulterà formata da due Gruppi di 12 squadre ciascuno.

La Lega, comunque, si riserva il diritto di apportare modifiche alla formula nei successivi due anni. Resta per i Club la possibilità di tesserare un solo atleta straniero.

LUGLIO 1976 Per la stagione 1976/1977 cambia nuovamente la formula, con l’introduzione dei play off. E’ prevista una prima fase identica a quella precedente, con A1 e A2 impegnate con 12 squadre rispettivamente in un torneo all’italiana. Segue la poule scudetto. Questa prevede due fasi: nella prima fase le 8 ammesse si affrontano in due gironi all’italiana (1° girone: le 1° due di A1 e le 1° due di A2; 2° girone: la terza, quarta, quinta e sesta di A1); nella seconda fase, denominata play off sono previste semifinali e finali ad incrocio (la prima di un girone contro la seconda dell’altro, terza contro quarta, poi le vincenti tra loro e le perdenti tra loro onde assegnare i posti dal primo all’ottavo) per l’assegnazione dei posti dal 1° all’8°. A seguire, questa la vera novità, si giocherà l’ultima fase con play off all’americana, al meglio delle 3 partite, con l’eventuale terza partita da disputarsi sul campo della squadra meglio classificata, ad eccezione dell’eventuale terzo incontro (spareggio) per il titolo, che si disputerà in campo neutro.

Stesso meccanismo per le poule di qualificazione alla A1 (con le ultime sei della A1 e la terza e quarta della A2) e per la poule salvezza (con le ultime otto della A2).

  Per la stagione successiva la FIP nega il tesseramento di un secondo atleta straniero e regola il tesseramento di giocatori italiani provenienti da altre Federazioni, cosiddetti oriundi: non potrà esserne tesserato più di uno per squadra.

DICEMBRE 1976 Con il Congresso federale di Roma la Lega è riconosciuta quale organo federale.

19 FEBBRAIO 1977: Gianni Corsolini sostituisce Tesini alla presidenza della Lega. Il nuovo Presidente è votato dalle 22 Società presenti (assenti Udine e Brindisi).

SETTEMBRE 1977 La FIP concede, a partire dal campionato 1977/1978, il tesseramento del secondo straniero. La novità è comunicata come norma temporanea, valida solo per un campionato. Il tesseramento di due stranieri comporta l’esclusione dell’oriundo che, se tesserato, dovrà essere conteggiato tra gli stranieri e non tra gli italiani.

22 OTTOBRE 1977 La Lega stipula un primo accordo con un pool di aziende fornitrici di materiale sportivo per le 24 squadre di Serie A (la Virtus Bologna dà il proprio consenso a far parte del pool solo nel settembre 1978). L’accordo prevede la fornitura ai Club fino alla stagione 1980-81, per un giro di affari complessivo di 780 milioni di lire.

MARZO 1978 Piero Parisini si dimette da segretario generale della Lega.

OTTOBRE 1978 L’avv. Giorgio Rubini, procuratore legale, stila il primo contratto-tipo per regolamentare i rapporti tra società di Serie A e i giocatori per i quali il basket è una professione (il cui numero all’epoca ancora ristretto, 1/3 circa del totale). L’art. 1 “limita ai compensi superiori ai 3 milioni annui l’obbligo dell’assoggettamento ad un contratto scritto”. Il contratto è realizzato con il solo scopo di “uniformare in via definitiva un certo tipo di rapporto che si configura in maniera molto diversa creando difficoltà ed inconvenienti ogniqualvolta un giocatore si trasferisce da una società all’altra, soprattutto dal punto di vista fiscale tributario”, senza però alterare le caratteristiche di uno sport che resta prettamente dilettantistico.

SETTEMBRE 1979 Luciano Acciari sostituisce Gianni Corsolini alla Presidenza della Lega, lasciando la carica di Consigliere Federale. Allo stesso tempo Claudio Coccia, ex presidente federale, diventa consulente della Lega Basket.