LBA - Virtus Bologna, Pajola "Sono un ragazzo fortunato in mezzo ai campioni"

Alessandro Pajola è il veterano della Virtus Bologna e la sua memoria storica contemporanea nonostante i suoi 23 anni. C'era l'anno della retrocessione nel 2016, c'era ad Anversa per vincere la Champions League nel 2019, ha 267 presenze in carriera con la maglia delle Vu nere. Qui nell'intervista a La Repubblica edizione Bologna.
Fuoriclasse di modestia. Sono un ragazzo fortunato per dirla alla Jovanotti, perchè gioco insieme a dei campioni. E ho l'opportunità di giocare in un grande club, ambizioso e con il dottor Zanetti che investe e ci sprona sempre a fare meglio. Poi ovviamente sono anche fiero del mio percorso, ho lavorato tanto in questi anni e se mi guardo indietro per me è motivo di grande orgoglio: il lavoro ripaga sempre è ho imparato tanto dai miei compagni, autentici fuoriclasse.
Hackett e Shengelia. Mah, si sapeva che l'arrivo di giocatori come Daniel e Toko avrebbero ancora alzato il livello. L'importante è mettersi a disposizione dei compagni, vecchi e nuovi, e lo abbiamo fatto perchè l'ambiente lo ha consentito: sono ragazzi d'oro e così viene più facile tutto. Ormai l'esperienza mi fa dire che bravi giocatori ma anche brave persone è il segreto del successo.
Notte dell'EuroCup. È stato tutto bellissimo. E nuovo. Veniamo da due anni di palasport chiusi, la scorsa stagione la sera della scudetto fu bella certo, ma c'era il 35% del pubblico. Vincere in casa con 10 mila tuoi tifosi è una sensazione mai provata prima. Indimenticabile, già da prima della partita. Quando stavamo andando alla Segafredo Arena vedevo la gente in fila tutti con la maglia nera e il simbolo della Vu, i motorini che ci affiancavano, le auto che suonavano il clacson al pullman, le braccia fuori dai finestrini. È stata un'emozione, Bologna mi è sembrata bellissima.
EuroLeague. La vedo ancora con ammirazione, come uma cosa nuova. Intanto mi viene in mente quand'ero piccolo, mio padre e mio fratello sul divano a casa ad Ancona, a guardare le partite di Eurolega. Adesso ci giocherò e sarà tutto speciale: nuovi palasport, grandi squadre mai affrontate, tante città in giro per l'Europa. Si gioca col pallone Nba, non vedo l'ora di sentire l'inno ufficiale: ed è già bellissimo pensarci ora.