Riforma Sport. Malagò si mette in sicurezza, il pubblico può attendere

Riforma Sport. Malagò si mette in sicurezza, il pubblico può attendere

Come si poteva immaginare, la proposta del ministro Spadafora di riforma dello sport in Italia è stata soggetto, in questi giorni, di tanti negoziati e di tentativi, più o meno interessati, di cambiamento delle nuove regole.

Secondo quanto racconta Il Fatto Quotidiano di oggi a firma Lorenzo Vendemiale, il presidente del CONI Giovanni Malagò avrebbe fatto enorme pressione per garantirsi un terzo quadriennio sulla poltrona che occupa - e che la proposta di legge avrebbe voluto limitare a due.

L'allentamento delle restrizioni per gli allenamenti degli sportivi e la presenza, pur condizionata, del pubblico agli avvenimenti sportivi al contrario non avrebbero avuto alcuna attenzione.

Una bozza della legge, diffusa per errore con i commenti del gabinetto del ministro, avrebbe svelato richieste e raccomandazioni, sempre secondo l'articolo de Il Fatto Quotidiano.

E a penna sarebbe stato vergato un commento che su "osservazione" di Malagò il limite per il capo del CONI sarebbe ritornato a tre mandati. Ai vari presidente che a lui si erano raccomandati occorre sperare di riuscire a indire nuove elezioni prima che la proposta diventi legge.

Ancora, sempre su "osservazione Malagò" è rientrata la proposta di incompatibilità tra sport e politica che al presidentissimo avrebbe potuto vietare la direzione del Comitato di Milano-Cortina 2026.

Malagò avrebbe mantenuto al CONI anche il Registro delle società sportive, dove ci sono i dati di tutte le società italiane.

Mentre il deputato PD Andrea Rossi sarebbe riuscito a eliminare il rinnovamento delle figure in carica ai comitati regionali, permettendo a chi si è costruito un feudo da tanti anni a questa parte di continuare a spoadroneggiarlo. Però la legge si farà, sempre secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano.