LNP - DPCM in arrivo per bloccare la serie A2 e la serie B di pallacanestro (2° aggiornamento)

LNP - DPCM in arrivo per bloccare la serie A2 e la serie B di pallacanestro (2° aggiornamento)

Si va verso lo stop del programma della LNP di Supercoppa e il rinvio sine die dei campionati di novembre? Nel nuovo DPCM che il Governo Conte sta varando e che dovrebbe entrare in vigore nelle prossime 24-48 ore, il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) ha suggerito il blocco alle partite degli sport di contatto a livello amatoriale tra le misure da inserire.

Questo significa che i campionati dilettantistici della LNP, serie A2 e serie B, dovrebbero fermare immediatamente l'attività agonistica come del resto tutti gli sport di contatto, considerati potenziali focolai di contagio in assenza di dispositivi di protezione individuale per allenamenti e partite.

Addirittura, se passasse il concetto che tutto lo sport amatoriale dovesse essere messo al bando per un certo periodo, gli unici campionati ammessi alla pratica sportiva rimarrebbero solo quelli professionistici, che sono il calcio e la pallacanestro di serie A, che operano in regime di legge 91.

Il blocco andrebbe a colpire in maniera pesantissima il vero sport amatoriale dei campionati senior (C Gold, Silver, D, Promozione e Prima Divisione) e tutta l’attività giovanile maschile e femminile. Vanificando la ripartenza che i comitati regionali hanno fissato per fine ottobre.

Tamponi. Gli attuali protocolli FIP prevedono controlli costanti solo per la serie A. Da 10 giorni vige l’obbligo di tampone 48 ore prima di ogni partita (e la disavventura dell'Olimpia Milano con l'Asvel dimostra quante falle ci siano nel nuovo sistema), mentre per A2 e B c’è solo l’obbligo del test sierologico e del tampone prima dell’inizio dell’attività agonistica.

Non resta che attendere la reazione degli interessati verso il CTS e le decisioni che verranno prese in un momento di degrado e ripartenza della pandemia che sembra acclarato in tutta Europa.

Aggiornamento delle 13:00.

Riunione urgente del CTS con il ministro della Salute Roberto Speranza convocata oggi, domenica 11 ottobre, per contrastare l’impennata dei contagi dell’ultima settimana e verificare la capacità del sistema di testare i casi. La FIP, come tutte le altre Federazioni, non è invitata alla riunione anche se verrà affrontato tutto il comparto dello sport.

Secondo quanto risulta, saranno prese severe norme 'antimovida', orientate cioè a scongiurare assembramenti davanti a bar, locali e ristoranti nonché in luoghi pubblici come piazze e parchi. In arrivo limiti più rigorosi per l'organizzazione di cerimonie, eventi e feste, con un numero di partecipanti proporzionato alla capienza delle sale.

Per quanto riguarda la gestione dello sport, ci è stato confermato che lo stop alle attività agonistiche degli sport di contato sarà per il momento focalizzato sull'attività amatoriale e non su quella propriamente dilettantistica o professionistica dove esistano protocolli che a vario titolo possano offrire una garanzia.

Quindi sarebbe salva anche l'autocertificazione per i campionati regionali senior, giovanili e il Minibasket. Ma si paventa la possibilità che vengano stabiliti protocolli più stringenti e limitativi.

E sarà confermata, senza deroghe, la quota massima di 200 spettatori per la presenza del pubblico agli eventi.

Ricordiamo che nel testo-guida della riunione del CTS di oggi si parla dello sport di contatto in generale e non specificatamente "amatoriale", "dilettantistico" o "professionistico".

2° Aggiornamento delle 19:00

Il CTS si è riunito nel pomeriggio della domenica, domani ci sarà la conferenza Stato-Regioni che prenderà atto delle richieste del Comitato. Stretta sullo sport amatoriale in genere confermata.

Il Corriere della Sera scrive: "Il governo sembrerebbe orientato ora a seguire il consiglio, vietando calcetto, basket e altri sport (ripetiamo: a livello amatoriale)" che sembra escludere il dilettantismo della serie A2 e della serie B e quindi anche la serie A1 e A2 femminile dal provvedimento.

Esclusi dalla misura almeno per il momento gli sport professionistici ma non è detto che, se aumenteranno i contagi, si possa intervenire anche sulla serie A di calcio e pallacanestro.