LBA - La ricetta di Sandro Gamba quando si ruppe Dino Meneghin

LBA - La ricetta di Sandro Gamba quando si ruppe Dino Meneghin

Un altro martedì in compagnia delle considerazioni sull'Olimpia Milano e la pallacanestro del grande coach Sandro Gamba sulle pagine dell'edizione milanese de La Repubblica.

Fanno parte del mestiere di allenatore e devi sapere come fronteggiarli. Infortuni lunghi come la frattura al piede di Mitoglou o squalifiche — se e quando la Federazione si degnerà di farci sapere -­ fastidiose come quella che toccherà a Moraschini sono certamente delle rogne.

Che fare? Ingaggiare subito i sostituti? Aspettarli e fare di necessità virtù? In carriera ho sempre optato per la seconda soluzione, anche perché a novembre i giocatori buoni sono sotto contratto e quelli a spasso sono scarti, a meno di occasioni particolari da prendere al volo.

Senza Meneghin, la mia Varese perdeva un colosso, eppure ci chiudemmo in palestra e perfezionammo quella che all'epoca veniva definita la miglior difesa d'Europa. Persi poi per qualche tempo Brumatti a Torino, e un tiratore come lui serviva di certo a una neopromossa, ma riuscimmo comunque a centrare i playoff.

Voglio dire: cambiare assetto, modificare quintetti ed equilibri, sono tutte sfide che danno stimolo a una squadra. Guardi i tuoi giocatori in allenamento e fai capire loro, soprattutto a chi ha giocato meno, che è il loro turno, che hanno la possibilità di dimostrare qualcosa.

La pausa del campionato, per far giocare la Nazionale di Sacchetti, è un buon contributo per Ettore Messina, che potrà lavorare di più ad Assago, e meglio, con meno fatica per i viaggi e più lucidità. Il campionato, visto il +30 inferto a Treviso, si conferma per l'Olimpia poco più di un allenamento agonistico per una squadra sempre più sicura e qualitativa, specie in difesa.

Proprio nella sua metà campo sono maturate le due sconfìtte russe, diverse tra loro, secca a casa dell'Unics, lottando contro lo Zenit. Andare sotto a rimbalzo, come poche volte era successo in Eurolega, si è rivelato un handicap incolmabile, e sono sicuro che Messina lavorerà e ripartirà soprattutto dai meccanismi che sono saltati.

Sono sconfitte di assestamento, si superano se hai un buon impianto di squadra, e questa Armani lo ha già dimostrato. Anche grazie a uomini come Ricci, ragazzo che si è già guadagnato uno spazio importante partendo da zero ma mettendoci sempre lo spirito e la cattiveria giusti, da Olimpia.

Poteva pagare a caro prezzo la differenza di atletismo e di metro arbitrale tra Italia ed Europa. Invece si è adattato in un lampo, anche giocando su due ruoli. Su Pippo si può contare, eccome.