È una Virtus Bologna migliore rispetto all’anno scorso?

22.09.2023 10:03 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
È una Virtus Bologna migliore rispetto all’anno scorso?
© foto di Virtus Bologna

Un’estate rivoluzionaria in casa Virtus Bologna.
L’ultima è stata il cambio della guida tecnica a pochi giorni dall’inizio ufficiale della stagione. Luca Banchi prende il posto di Sergio Scariolo e allenerà una squadra di fatto non costruita secondo le sue idee, ritornando a farlo in Eurolega dopo cinque anni dalla sua ultima volta. Dopo il mancato accordo con il Baskonia in estate, si è presentata l’offerta irrinunciabile della VNera.  
Otto addii e nuova guida tecnica: è una Virtus Bologna migliore rispetto lo scorso anno?

Dopo quattro anni, non sarà più la Virtus di Milos Teodosic. Il fuoriclasse serbo era il volto dei bianconeri ed in campo con il suo estro faceva reparto da solo: senza la sua imprevedibilità, tocca a tutti gli altri costruire canestri e buoni attacchi. 
Una squadra quella dello scorso anno più numerosa, soprattutto nel ruolo di guardia quando poteva contare come dodicesimo sul grande talento di Niccolò Mannion: un eccellente e utilissimo supplente nelle partite di campionato e quando chiamato anche in Eurolega.
Il tutto gestito e organizzato dall’ex allenatore Sergio Scariolo: un tecnico molto esigente come richiedeva la proprietà e sempre abituato a vincere senza compromessi. Un roster costruito dalle sue idee e sono legittimi i dubbi se i nuovi arrivati riusciranno a sostituire degnamente i partenti.
Inoltre con un nuovo allenatore, sono anche da costruire rapidamente tutte le sue idee e nuovi equilibri: questo potrebbe costare qualche sconfitta in più rispetto allo scorso anno.

Si è chiuso però un inevitabile ciclo, una Segafredo apparsa lo scorso anno, sempre più prevedibile nei suoi punti di forza e nei suoi punti di debolezza, ora completamente stravolta per provare a vincere dopo le due finali perse lo scorso anno. 
I giocatori rimasti ereditano un anno in più di doppio impegno e le aggiunte, sono giocatori che hanno già giocato a questi ritmi.
Jaleen Smith era la prima opzione offensiva dell’Alba Berlino e ha la grande occasione per portare il suo talento in un gruppo più forte di quello dello scorso anno.
Achille Polonara finalmente occuperà la casella rimasta vuota del cambio dell’ala grande e riscattarsi da un’annata ed estate nefasta.
Sarà la prima stagione fuori da casa per Ognjen Dobric, chiamato ad esser il leader difensivo ed a sostituire Semi Ojeleye e Kyle Weems non solo in campo ma nel cuore dei tifosi. 
Devontae Cacok dopo la NBA e metà stagione in Russia, ha la grande occasione per farsi conoscere in Europa aiutato nel caso, dalla grandissima esperienza di Bryan Dunston
Infine Bruno Mascolo sarà quel supplente che dovrà sostituire Nico Mannion e capire il suo nuovo ruolo.

Insomma otto partenze sostituite da sei arrivi completando però maggiormente la squadra, ma con la possibilità di aggiungere qualcuno a stagione in corso, vista la complessità dell’annata sportiva.
Una Virtus costruita meglio, costata molto meno, senza l’evidente buco in ala grande che è costato lo scorso anno un’evidente sforzo da parte del gruppo di ali. Non aspettiamoci una squadra spettacolare e simile a quella dello scorso anno, perché offensivamente si è persa tanta imprevedibilità, nel tentativo di coprire quei brutti limiti difensivi.

Sarà nuovamente importante cercare di gestire tutti i giocatori e provare a metterli in campo: ci sono tante partite e servirà lo sforzo serve di tutti.
Così come la presenza fin da subito di nuovo allenatore responsabilizzerà subito i giocatori e le scelte della proprietà.
Sono però dubbi legittimi, se questa squadra sarà migliore rispetto a quella dello scorso anno. 
Una risposta difficile, anche perché sono due squadre completamente diverse e con un allenatore diverso. 
Sicuramente lo sapremo con il passare del tempo, ora con la stagione alle porte con i primi appuntamenti: sarà l’occasione giusta per rafforzare una delle due idee.