Cosa è stato Milos Teodosic per la Virtus Bologna?

11.07.2023 16:50 di  Davide Trebbi  Twitter:    vedi letture
Cosa è stato Milos Teodosic per la Virtus Bologna?
© foto di Savino Paolella

Dopo quella tripla palla in mano di Billy Baron, l’ultima azione di Milos Teodosic è uno scarico per Shengelia che tira da tre e becca il primo ferro. 
L’azione successiva è difensiva con una palla quasi recuperata di Daniel Hackett e fallo dello stesso ventitré su Baron al tiro.
Poi il cambio Milos fuori per Pajola.

Quelle tre azioni in gara7 di finale scudetto sono le ultime di Milos Teodosic in maglia Virtus Bologna. 

Dal 11 luglio 2023 è un giocatore della Stella Rossa.
Era dal 13 luglio 2019 un giocatore della Virtus Bologna.

Era il grande colpo della Segafredo, dopo la firma di Mario Chalmers che ha portato la prima coppa europea, la Basketball Champions League. 
Quattro anni sotto le due torri,accolto come un Re in aeroporto.
Uno scudetto ed MVP, una Eurocup ed MVP, due SuperCoppe, quattro anni intensi con tanti assist illuminanti e triple incoscienti ad accendere il Paladozza o i padiglioni in Fiera. 

Record personali? Grazie a Virtuspedia sono due volte 14 assist in una gara (primato societario), 160 quelli totali (secondo in assoluto dietro a Brunamonti) 81 in finali scudetto, diciannovesimo per punti segnati.

La prima gara di Milos Teodosic è stata contro la bestia nera Reyer Venezia, quella che aveva sempre sconfitto la VNera appena tornata in serie A. 
Prima azione? Una tripla centrale al Paladozza. 

L’arrivo del quarantaquattro (il quattro di Brunamonti era ritirato) era il ritorno della prima superstar dopo decenni a Bologna.
Il serbo fin da subito ha portato una cultura vincente, combattiva, estrosa in campo ma battagliera, che fin da subito ha contagiato tutti. 
Teodosic è stato in questi anni il volto della Virtus Segafredo Bologna, quello per cui valeva la pena spendere i costosi abbonamenti “spendiamo per permetterci milos”. 

Milos entra di diritto, tra i dieci giocatori più importanti della storia della Virtus, sentendo anche chi ha avuto la fortuna di seguire la squadra bianconera da molto tempo.  
Teodosic, anche grazie alla sua nazionalità, ha unito anche coloro che si ricordavano di Predrag “Sasha” Danilović. 
A differenza del cinque, Milos ha portato gli assist, la condivisione, cambiando per anni la cultura e l’anima della squadra, non più quella del suonatore accentratore, ma del direttore d’orchestra. 

Si, a volte si scontrava con il proprio carattere molto polemico, competitivo, incapace di accettare a volte i protagonismi altrui, ma mai rissoso.
Teodosic ha portato la Virtus nel posto dove ogni tifoso sperava di tornarci dopo vent’anni: in Eurolega ed in lotta per la finale scudetto.

L’ultima magia purtroppo è arrivata solamente in gara4 di finale scudetto con la tripla che ha deciso il supplementare.
Io che su questi schermi avevo sempre scritto che non sarebbe mai arrivato in Virtus, ora se n’è andato, lasciando un’eredità pesante. 

Quindi cos’è stato Milos Teodosic per la Virtus Bologna?
Il tornare a sognare.