EuroLeague - Paletti pesanti alla Virtus per una licenza pluriennale

EuroLeague - Paletti pesanti alla Virtus per una licenza pluriennale

Una novità in arrivo da EuroLeague potrebbe creare qualche problema a una Virtus Bologna alla caccia di un posto al sole nella massima competizione europea. Secondo indiscrezioni riportate stamani da Il Resto del Carlino edizione Bologna, chi otterrà la wild card "dovrà garantire il rispetto di alcuni parametri economici in maniera molto rigida e la contropartita di questo fair play finanziario sarebbe quello di una licenza con una durata superiore rispetto alla semplice annata sportiva."

Le regole impongono che le spese per l'area tecnica (squadra e staff) non possano superare il 65% dei costi complessivi della stagione e inoltre il proprietario non può immettere nel club, direttamente o indirettamente, più del 50% dei costi totali, puntualizza il Corriere di Bologna. Significa che la prossima stagione, nella quale la conferma nella massima competizione europea è ormai scontata, il budget della Segafredo scenderà di circa 5/­6 milioni lordi e il conto è facile ­si attesterà attorno ai 24/­25 milioni dei quali ne saranno destinati circa 16 alla squadra, tornando su esborsi simili al 2021­2022 chiuso con la vittoria in Eurocup. Si tratta di parametri molto più rigidi nei confronti delle squadre titolari di wild card e, come la Virtus, in EuroLeague da appena una stagione perché solitamente i controlli prendono in esame un triennio di esercizio entro il quale mettersi in regola. La severità è però massima e non fa prigionieri nemmeno fra le licenze pluriennali, visto che il Panathinaikos proprio sul finire di questa annata è stato punito con la cancellazione di due vittorie. 

Questa condizione dovrebbe riflettersi sui rinnovi dei contratti dei giocatori in scadenza come Abass, Belinelli, Cordinier e Teodosic con la Virtus costretta ad offrire cifre più basse delle precedenti e a limitare il raggio di azione per portare a Bologna nuovi giocatori molto costosi come il serbo Milutinov. Un ridimensionamento che però potrebbe essere attenuato dalle risorse pubblicitarie extra che l'aver rinunciato in questi giorni agli impegni con il ciclismo ha liberato? Le ambizioni di Coppa del patron Zanetti non sono un mistero.