Champions League - Virtus Segafredo, un solo punto premia Ostenda in volata

Fonte: Virtus.it
Ph. Virtus Bologna
Ph. Virtus Bologna

FILOU OOSTENDE-VIRTUS SEGAFREDO 77-76

(20-16, 37-35, 55-56)

FILOU OOSTENDE: TJ Williams 14, Djordjevic 2, Fieler 6, Kesteloot 6, Desiron 4, Lambrecht ne, Lasisi 11, Schwartz 5, Buza 4, Mwema 6, Maric, Djurisic 19. All. Gjergja

VIRTUS SEGAFREDO: Punter 16, Taylor 10, Aradori 10, M’Baye 12, Qvale 13, Pajola, Baldi Rossi, Cappelletti 3, Kravic 7, Berti ne, Cournooh 5. All. Sacripanti

Arbitri: Conde (ESP), Kounelles (CYP), Suslov (EST)

Note: t2 OST 25/45 BOL 18/39; t3 OST 6/15 BOL 9/25; tl OST 9/12 BOL 13/21; rimb. OST 39 (off. 8 ) BOL 31(off. 8)

 

Giocata punto a punto, scivolata dalle mani all’ultima azione. E’ ancora volata in Basketball Champions League, per la Virtus Segafredo, e per la seconda volta in fila, nella seconda trasferta del girone di ritorno, arriva uno stop che lascia l’amaro in bocca per come è maturato e perché un niente avrebbe potuto cambiare il destino dei bianconeri, ma di fatto non spegne la fiamma che ha guidato fin qui la truppa di Sacripanti nel suo viaggio europeo.

L’aria che arriva dai mari gelidi non fa bene a Bologna. E’ stato così sul Baltico, contro il Neptunas, la storia si ripete davanti al mare del Nord, a due passi dalla lunga spiaggia che affascinò l’anima soul di Marvin Gaye, che qui trovò gli ultimi scampoli di pace di una vita travagliata, prima di ricadere nel baratro di un’America che lo impauriva. Ostenda è una città vivace in cui si pratica un basket di lunghe manovre e bassi punteggi, che qui rende parecchio, dal momento che il Filou ha vinto in fila gli ultimi otto titoli e le ultime sette coppe nazionali. Un gioco che tiene imbrigliata la Virtus, che non la fa esprimere come ha fatto finora in BCL, ma non le impedisce di arrivare alla volata finale con la possibilità di giocarsi le proprie carte. Ostenda sa che sbagliare questa partita significherebbe tagliarsi fuori dai giochi per la qualificazione. Non ha mai una marcia in più, ma si appoggia a Tj Williams e Djurisic e i loro guizzi le bastano per fermare la capolista. Questa sera va così, tocca prendere un punto e aspettare che il gioco riparta, al PalaDozza contro Lubiana, quando l’anno nuovo sarà già realtà.

PRIMO QUARTO –Chase Fieler, ala americana di Parkersburg, vivacizza le prime fasi della gara, e i padroni di casa volano a 6-2, poi a 9-5 sulla tripla di Lasisi con M’Baye che argina e Aradori che rimette in scia la Segafredo (9-7). Punter, da tre, dà il primo vantaggio a Bologna (9-10), Lasisi gli risponde sempre da lontano. Mwema lo imita, e Ostenda è di nuovo in fuga (15-10) a due minuti dalla prima sirena. Non è finito, il tiro a segno: tocca a Punter per la seconda volta, gli risponde Lasisi addirittura già a quota tre, e non è finita perché tocca ad Aradori, che tiene la Virtus a quattro lunghezze (20-16), mentre dietro la difesa a zona di Sacripanti dà frutti. Primo stop con entrambe le squadre che fin qui si sono affidate alle sparate da lontano, quattro per parte.

SECONDO QUARTO – I primi due liberi della partita per Bologna se li conquista Kravic, sempre al posto giusto al momento giusto. E’ il serbo-canadese, spalleggiato da Baldi Rossi, a riportare sotto la Segafredo (22-19), ma Ostenda risponde con il risveglio di TJ Williams e Djurisic. Momento delicato per Bologna, serve un pit stop a Sacripanti per illuminare la via. Seguono fasi confuse, oltre tre minuti senza muovere il punteggio per Ostenda, e la Virtus ne approfitta prima col solito Kravic, poi con Taylor che insacca la tripla del -2 (26-24) al quarto d’ora. Di fatto. Il Filou insiste col tiro pesante, ma la fortuna pare girare altrove e Cournooh trova i punti del pareggio (26-26), mentre Taylor manca quelli del sorpasso. Dopo lo 0-7 bianconero, arriva però un 6-0 di Ostenda, che manda un segnale importante: Djurisic, pericolo pubblico dei belgi, è entrato in partita. Ma la Virtus c’è, sopsinta da Taylor e M’Baye torna sotto a un minuto dala pausa lunga (32-31), mentre i primi due punti in entrata di Cappelletti valgono l’ennesima parità (33-33). L’ennesima fiammata di Fieler vale il vantaggio minimo dei padroni di casa, in una partita ancora tutta da decidere (37-35).

TERZO QUARTO – La Virtus entra con una carica nuova. Qvale la riporta due volte in parità, Taylor di nuovo in vantaggio (39-41). Il centro di Williston ha cambiato passo, in tre minuti piazza 9 punti ed è il terminale offensivo più pericoloso, primo della partita ad andare in doppia cifra. A metà del periodo, la grinta di M’Baye e la solidità di Qvale tengono avanti Bologna (47-48). Gjergja scuote il Filou, che trova sostanza da Kestelroot e dal solito Djurisic, torna avanti ma non riesce a scappare. UPunter lucra dalla lunetta, pur senza troppa precisione (percentuali basse ai liberi, per Bologna), ma è la prima tripla di Cournooh a rimettere tutto in parità (53-53) a 1’10” dalla mezz’ora. Ostenda spreca palloni, Cappelletti mette parecchia pressione alla difesa dei belgi, e inventa per l’allungo di Kravic, ma Tj Williams dalla lunetta raddrizza il punteggio (55-56). Sarà una volata di dieci minuti.

ULTIMO QUARTO – La buona notizia: Punter inizia l’ultima frazione piazzando un bolide da chissaddove, scaldando i cuori dei compagni e dei tifosi arrivati fin nelle Fiandre. La notizia così così è che in tre minuti Bologna ha esaurito il bonus, e Ostenda potrà giocarsi molte chances dalla lunetta, dove stasera i nostri sono piuttosto imprecisi. Torna avanti Bologna con la tripla di Aradori (63-64), ma Williams è sempre più in partita e non perde colpi. Ma è Mwema, come nel primo quarto, ad azzeccare una tripla brutta ma buona per i suoi (68-64). Risponde ancora Punter, a metà frazione è tutto apertissimo (68-67). Schwartz è la sorpresa che fa male con la tripla più importante, Djuirsic gli va dietro per il 73-69, ma Bologna è sempre lì, con Punter e Aradori. Qvale mette i liberi del -2 a due minuti, M’Baye mette fuori causa Schwartz che gli stampa addosso il quinto fallo. Un minuto, e Bologna potrebbe sorpassare, ma Aradori sceglie una tripla giusta ma sfortunata. Ostenda spreca, con Buza. A venti dalla fine, sul 77-76 per i padroni di casa e palla in mano bianconera, Sacripanti disegna la manovra per arrivare all’ultimo tiro: M’Baye perde palla e i belgi ripartono senza subire il fallo che avrebbe dato alla Virtus un ultimo assalto da spendere. Tutto resta invariato. Il Filou aveva un dannato bisogno di questa vittoria, per restare in corsa per la qualificazione. L’ha presa sul filo di lana, ma la Segafredo resta in cima alla classifica in un viaggio europeo in cui niente è precluso.