EuroBasket Womens 2021: l'Italia spreca con la Serbia

Un minuto e venti secondi di buio alla fine dei tempi regolamentari ha condannato le Azzurre ad una sconfitta immeritata per il gran gioco espresso
17.06.2021 21:21 di Eduardo Lubrano Twitter:    vedi letture
EuroBasket Womens 2021: l'Italia spreca con la Serbia

Accidenti al Pabellon Municipal Fuente de San Luis a Valencia: su questo parquet l’Italia femminile ha perso 86 ad 81 con la Serbia, dopo un tempo supplementare la gara d’esordio dell’Eurobasket Womens 2021, ma ad aprile l’Umana Reyer Venezia aveva perso la finale di Eurocup. E in entrambe le partite tutto s’è deciso negli ultimi secondi. Uno per la Reyer, 80 per l’Italia che era avanti 74 a 70 con la fortissima squadra avversaria, essendosi guadagnata a buon diritto quel vantaggio con una partita al limite della perfezione.

Poi un minuto e 20” di follia (leggi stanchezza) ha permesso alle nostre avversarie  - parliamo di gente che ha vinto l’Eurolega, un oro ed un bronzo agli Europei dal 2015 ad oggi – di agguantare il supplementare sulla sirena dei 40 minuti. E nell’overtime l’esperienza di Sonja Vasic e compagne ha fatto la differenza nonostante la stanchezza ci fosse anche nella rosa allenata dalla figlia del grandissimo Bozo Maljikovic, Marina.

Fin lì era accaduto che l’Italia aveva saputo superare con grande efficacia anche se con gran fatica, il pressign a tutto campo che le serbe hanno fatto sulle nostre portatrici di palla sin dalla palla a due. Andrè, Cubaj, Bestagno, Keys cioè le nostre lunghe date per battute in partenza, hanno invece giocato una gara di grande intelligenza dando una gran mano in attacco a Zandalisini e Pan le deputate più importanti alla fase offensive insieme a Carangelo e Romeo. Così dopo un primo quarto passato a studiare ed assorbire la forza fisica e le botte – va bene che il basket moderno è fatto di contatti ma la Serbia ha approfittato del suo blasone e gli arbitri hanno concesso troppo – in apertura di secondo quarto l’Italia ha messo il muso avanti nel punteggio. E non si è mai fatta riprendere perché il gioco di coach Lardo ha previsto che la Zanda fosse il terminale offensivo di riferimento ma visto che la corte intorno alla nostra giocatrice più forte è molto sostanziosa, tutte hanno portato più del solito un contributo fondamentale.

Ed in difesa è stato fatto un lavoro splendido: finalmente abbiamo visto una squadra di pallacanestro nella quale nessuna delle interpreti, parliamo delle italiane, s’è fatta battere nell’uno contro uno o quando è successo è stato sempre grazie ad una prodezza di Vasic, Brooks, Anderson, Dabovic. E comunque questa difesa ha reso difficile e prevedibile l’attacco serbo. Il che ha dato sempre più fiducia alle nostre che senza farsi prendere dall’ansia si sono issate al massimo vantaggio, 68 a 58, a 4’32” dal termine della gara.

Qui i primi scricchiolii per un canestro subito dopo due errori avversari e conseguenti rimbalzi offensivi concessi fino alla tripla di Vasic a 3 minuti dalla fine per il 68 a 63. Zandalasini e Carangelo ci hanno tenuto ancora sul più cinque, 73-68 con 95 secondi per chiudere la partita. Nel momento di dare la botta definitiva ecco che la nostra Nazionale si è sciolta: prima un uno su due dalla lunetta di Pan, poi a 35” dal termine addirittura lo zero su 2 di Zanda ai liberi. Sull’azione della Serbia gran palla in transizione di Vasic alla Dabovic, 74-72. Rimessa dell’Italia e palla persa da Carangelo – però qualche spintarella forse c’è stata – che l’ha consegnata al muro delle serbe che in un amen l'hanno recapitata nelle mani di Vasic terminale del pressing serbo sulla rimessa, 74-74 con 26 secondi da giocare, nei quali non siamo però riuscite ad organizzare un tiuro utile per vincere, anzi abbiamo rischiato di perdere subito. Nel supplementare ottima partenza dell’Italia fino al 79 a 76. Poi quel che ci aveva aiutato molto nei due quarti e mezzo che abbiamo guidato, i tiri liberi, ci ha condannato con la Jovanovic e la Vasic, infallibili.

Peccato. Abbiamo perso dopo un overtime con una delle squadre più forti del continente. Ma dovevamo vincere questa partita perché eravamo ad un passo. Una lezione durissima da mettere subito a frutto nella gara con il Montenegro, venerdì 18 giugno alle 15.

Dice Lino Lardo a fine partita: “Congratulazioni alla Serbia ma anche alle mie giocatrici, per come hanno affrontato questa partita. La sconfitta brucia ma giocare alla pari contro uno squadrone come la Serbia deve darci ancora più fidu-cia. Ovviamente c’è delusione per come si è materializzata la sconfitta perché siamo arrivati a un passo dal successo ma usciamo dalla partita con orgoglio. Ora abbiamo poche ore per recuperare le energie, domani ci attende una sfida ancora più importante”.

Qui il tabellino