Obiettivo Atlanta e WNBA: Matilde Villa si prepara a tutte le novità

Obiettivo Atlanta e WNBA: Matilde Villa si prepara a tutte le novità
© foto di Canu/Ciamillo

Matilde Villa sta recuperando da un lungo infortunio, e sta lavorando duramente con due obiettivi, come ha raccontato in una intervista pubblicata stamani da Quotidiano Nazionale: poter rientrare in campo per i playoff della serie A1 femminile con la sua Reyer Venezia, e verificare l'avvenuta guarigione per procedere verso la successiva tappa della carriera. Atlanta, USA, WNBA. Queste le sue parole sull'american dream.

WNBA. La scelta nel draft è il coronamento di un sogno. Non vedo l'ora di vivere questa esperienza. Ovviamente c'è stato qualche legittimo timore iniziale, ma il confronto con altre ragazze che già giocano lì, con la famiglia che è sempre di supporto, con mia sorella Eleonora che già frequenta il college negli Stati Uniti giocando a basket, sono stati un grande aiuto. Sono molto legata a mia sorella, con lei ho condiviso tante esperienze nella vita. Anche tanti sport. Entrambe, fin da bambine, ci siamo dedicate al nuoto e alla danza. E insieme ci siamo avvicinate al minibasket andando a giocare a Costa Masnaga, tappa fondamentale per la nostra crescita perché è una realtà che valorizza molto le giovani. È bello sapere che anche mia sorella sarà negli Usa, anche se in realtà gioca e studia dall'altra parte del Paese, vicino a Seattle."

Dubbi e timori. "Beh, negli Stati Uniti ci sono molte delle migliori giocatrici del mondo. Sarà anche una pallacanestro un po' diversa. In somma, un mondo da scoprire, e bisognerà considerare anche il cambiamento di vita. È tuttavia vero che le preoccupazioni sono anche un elemento di forza: non vedo l'ora di misurarmi con tutto questo, sia dal punto di vista strettamente sportivo sia dal punto di vista umano. Sono facilitata dalle esperienze fatte finora: giocare con atlete che arrivano da ogni parte del mondo mi ha aiutato a crescere come persona. A Venezia ho fatto anche la mia prima esperienza di vita lontano a casa, ho dovuto anche cucinare da sola! La pallacanestro poi, per me significa fare anche tante altre esperienze: finora sono stata fortunata perché, lasciata la Brianza per approdare all'Umana Reyer, ho avuto la possibilità di vivere l'atmosfera veneziana e scoprire una splendida città. Questo chiederò anche alla mia futura esperienza."

Nella WNBA che tipo di considerazione si aspetta? "La considerazione bisogna sempre guadagnarsela. Ho l'impressione che nel basket femminile la situazione sia differente ri spetto alla NBA. Nella WNBA c'è ancora un bel divario tra Stati Uniti e resto del mondo. Le eccezioni, ovviamente, non mancano. In Europa ci sono giocatrici fenomenali. A noi, definite international, il compito di portare poco per volta sempre più Europa anche oltreoceano e di fare crescere il movimento cestistico qui in Italia. Sarà un'esperienza da vivere con entusiasmo e con la speranza di essere un valore aggiunto."