Gimbo Tamberi a Basket Zone: «Kobe un idolo per tutti, fondamentale per me»

Gimbo Tamberi a Basket Zone: «Kobe un idolo per tutti, fondamentale per me»

Il campione Mondiale e Olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi, grande appassionato di basket e presente anche all'ultimo All-Star Game delle Celebrity nella NBA a febbraio, ha parlato con Mario Castelli per Basket Zone su Discovery. L’intervista completa è on demand SU DISCOVERY+ e IN PODCAST su tutte le piattaforme. "Ho iniziato a giocare a basket a 4 anni fino ai 17, è stato il mio praticamente unico sport, poi l’ho alternato non l'ho mai lasciato. Questa passione è nata, cresciuta e alimentata anche col tempo, quando ho dovuto smettere per casa di forza maggiore - il salto in alto - mi è rimasta una passione enorme".

Che giocatore era Tamberi. "Ero molto atletico! Le mie qualità migliori erano l'uno contro uno e la visione di gioco, passavo molto bene la palla. Sono cresciuto molto tardi altezza quindi ho sempre giocato playmaker e quando sono diventato 190cm, avevo ancora quella visione di gioco. Molto meno il tiro, non sono mai stato un gran tiratore quindi magari il difensore si allontanava e non potevo andare 1 vs 1, sfruttando le mie qualità atletiche".

Idolo sportivo Tracy McGrady, ma a febbraio 2020, alle Final Eight, il ricordo per Kobe Bryant. "Kobe è uno degli idoli di tutti. Penso che chi è appassionato come noi, almeno una volta ha avuto un suo poster nella nella cameretta, o una sua foto nel desktop del computer. Ricordo tantissime immagine simboliche di Kobe, la sua mentalità è stata un’altra cosa che ha costruito tanto dell'atleta che sono oggi e penso di tantissimi atleti appassionati di pallacanestro - ma non solo - hanno preso tanto da quello che Kobe ha portato nel mondo dello Sport".

La Mamba Mentality. "Mi ha insegnato tantissimo. Siamo costantemente condizionati da altri, dobbiamo scegliere quali persone ci condizionano e scegliere esempi positivi perché portano a risultati positivi. Kobe è stato fondamentale nel mio percorso di recupero dall’infortunio, sono sicuro che tantissimi atleti come me hanno avuto una fonte d'ispirazione, dei simboli sportivi come Kobe. Se penso all’Italia, chi ha passato come me quell’infortunio, dico Yuri Chechi. Ho preso tanto, ho cercato di carpire, di prendere e questo è il modo migliore per riuscirci".