Emerson Varese, il braccio fasciato di Meneghin e la finale con il Bosna Sarajevo

Emerson Varese, il braccio fasciato di Meneghin e la finale con il Bosna Sarajevo

Il 5 aprile 1979 la Pallacanestro Varese, targata Emerson, giocò la finale di Coppa dei Campioni con il Bosna Sarajevo nel Palazzo dello Sport di Grenoble davanti a 3.000 tifosi biancorossi. La squadra dell'ancora Jugoslavia era arrivata fin qui grazie alle 7 vittorie e 3 sconfitte nel round di semifinale a 6 squadre, come si giocava allora. Con lo stesso record vi arrivò l'Emerson, che però aveva dovuto scontare i 50 giorni di assenza per la frattura dell’ulna del braccio sinistro del suo centro Dino Meneghin.

Che entrò in campo con una vistosa fasciatura nel secondo tempo. Il primo si era chiuso 45-43 per il Bosna con il grande Delibasic in evidenza (chiuderà con 30 punti) e un super Varajic (45); Rusconi, tecnico varesino, fu infatti costretto a metterlo in campo per fermare il tentativo di fuga jugoslavo (+6) dopo il 5° fallo di Carraria. Con l'aiuto di Morse (30 punti) e Yelverton (27), Meneghin diede linfa ai suoi 63-63, ma poi il Bosna portò a casa vittoria e titolo per 96-93. Era stata la decima e ultima finale consecutiva per la grande Varese.