LBA - Virtus Roma, occasione d'oro persa con americani distratti o imbolsiti

Ma non si parla della vittoria, bensì del rispetto del pubblico
LBA - Virtus Roma, occasione d'oro persa con americani distratti o imbolsiti

Scrivere che non si capiva perché Davon Jefferson dovesse ritardare il ritorno dagli USA dopo il ponte festivo generato dal turno di riposo in campionato, giustificato con la nascita di una figlia - a novembre però era avvenuto il parto - avrebbe fatto gridare alla lesa maestà la dirigenza della Virtus Roma e scatenato i tifosi più accesi in una guerriglia mediatica contro chi avesse osato farlo. E' tornato con qualche chilo di troppo, e si è visto.

Come le svariate assenze dagli allenamenti per Jerome Dyson (compresa quella di sabato, importantissima per preparare la sfida alla capolista) sono sempre passate sotto silenzio tra i bene informati delle cose del club.

Aggiungiamo che ieri è stato presentato al pubblico un James White che si è salvato dai chili di troppo solo perché la sua classe non è certo acqua, ma che come ha detto Bucchi il suo contributo si vedrà... in futuro.

Jefferson e Dyson sono stati dei fantasmi ambulanti in campo contro la Virtus Bologna, anzi il playmaker si è fatto notare per qualche gesto di insofferenza dopo che la debacle era ormai consolidata.

Certo il pubblico, affluito alla gara come nelle speranze della società, avrebbe meritato un diverso atteggiamento e una migliore preparazione degli interpreti di punta della squadra. Nessuno chiedeva una vittoria a tutti i costi per innamorarsi della pallacanestro. Inutile lamentarsi poi se intorno alla Virtus Roma c'è un problema di affezione vacante.