Fontecchio: «A Berlino partivo in quintetto, minuti che a Milano mi sognavo»

Intervistato da Il Foglio, Simone Fontecchio ha parlato del suo percorso che l'ha portato fino alla NBA. "L'Nba è sempre stata qualcosa di talmente lontano che era anche molto difficile da sognare. Quando avevo 18/19 anni c'era la voce che avrei potuto essere scelto, sono andato a fare anche un workout con Boston. Però era una cosa veramente molto lontana. Tutto è cambiato quando ho cominciato a giocare tanto in Eurolega a Berlino: lì mi sono reso conto che non ero vecchio e che magari", dice Fontecchio, che poi consiglia: "In Italia ci sono due squadre in Eurolega, se non si trova spazio andate all'estero dove vi fanno giocare".
Scrive Umberto Zapelloni su Il Foglio: "Lui sognava di farlo a Milano, con Repesa aveva trovato anche un buon minutaggio, poi è arrivato Messina e il panorama è cambiato. È dovuto andare a cercare minuti lontano anche se in allenamento i suoi compagni gli chiedevano: "Ma perché non ti fa giocare?". Messina, qualche tempo dopo, ha serenamente ammesso l'errore. Ma forse per Simone è stato meglio così. Una strada seguita anche da Melli, Spagnolo, Procida". E Fontecchio aggiunge: "Quando sono arrivato a Berlino partivo in quintetto in Eurolega, avevo quei minuti che a Milano mi sognavo o avevo solo in campionato. Se un giovane ha l'ambizione è giusto che vada all'estero".