A2 - Fortitudo Bologna, Stefano Tedeschi: "Serie A? Noi ci siamo"
Il presidente della Fortitudo Bologna Stefano Tedeschi ha parlato a “Vitamina Effe” in onda su Radio Nettuno Bologna Uno. A riportare le sue parole Il Corriere dello Sport Ed. Bologna.
Il primato sfumato con la sconfitta con Verona. "Sì, anche perché è maturato dopo un +17. Si è trattato di un blackout, però non dimentichiamo che fin qui la stagione è stata incredibile e al di là delle aspettative. È vero, a Forlì sarebbe potuta andare diversamente, perché ti insegnano a livello giovanile che quando mancano 7’’ e hai 3 falli da spendere non puoi concedere una tripla agli avversari, ma è un campo su cui si sarebbe potuto perdere. Lo stesso dicasi per quello di Udine, che è la squadra più attrezzata. Voglio tuttavia ricordare che la nostra sembrava una compagine da metà classifica, mentre adesso si fa rispettare ed è ben considerata da tutti gli addetti ai lavori. La panchina? Non penso ai titolari e alle seconde linee: si vince e si perde tutti insieme. Abbiamo un allenatore di qualità, un quintetto di livello e giovani che cercano di lavorare bene in palestra per dare il massimo in partita".
La Serie A. "Ricordiamoci dove siamo partiti. Ad agosto, quando ci incontrammo presso la sede della SG, mi fu chiesto dove avrei visto la Fortitudo a giugno del 2024. Ho risposto che sarei stato contento di fare i playoff. La promozione nel 2026? Potrei sperarla anche prima. Si va in campo per vincere, tenendo sempre i piedi per terra. Non escludo che, se si presentasse l’opportunità della promozione, ci proveremmo. Così come, se ci saranno occasioni per prendere giocatori, lo faremo. Non dimentichiamo che ci sono squadre attrezzate per salire che investono, ma che poi non ci riescono [...] Voglio tranquillizzare tutti: l’obiettivo non è perdere. E se andremo in Serie A, lo faremo con la convinzione di rimanerci, anche per il rispetto del nostro pubblico: nessuno ne ha uno così in Italia. Lo stato di salute della società è ottimo".