LBA - Priorità tornare pari: parte la corsa alla squadra numero 18?

16.06.2020 09:02 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
LBA - Priorità tornare pari: parte la corsa alla squadra numero 18?

Il riposizionamento di Pistoia e le difficoltà di Sardara a cedere la proprietà di Torino. Giovedì 18 c'è l'assemblea di Legabasket e il presidente Umberto Gandini dovrà relazionare sul fatto che la serie A è tornata dispari, a 17 squadre, che poi era l'unica cosa che si voleva evitare.

In questi due giorni si dovrà chiedere alle varie Udine, Napoli, Verona (?) e Tortona la disponibilità a fare il grande salto ma sempre con la spada di Damocle di una forzata rinuncia per Torino - che al momento non è contemplata. Ecco l'elenco delle incertezze.

Forse 1. Sembra proprio che, come avevamo previsto a tempo debito, la scelta del 15 giugno come deadline per confermarsi in serie A fosse affrettata e che sarebbe diventata un problema in più e non in meno.

Forse 2. Pistoia, che si è autoretrocessa, pardon, riposizionata, ha riportato il numero delle iscritte a 17. Il Covid-19 ha accentuato i problemi per mettere insieme un budget futuro, ma forse anche per completare la copertura del precedente. Troppi forse: se avesse avuto più tempo a disposizione e pur non avendo un mecenate disposto a un rischio calcolato...

Forse 3. Cremona, Pesaro e Roma NON SONO ISCRITTE alla prossima stagione, pur essendosi confermate rispetto alle richieste della deadline. Hanno scelto di prendere un rischio calcolato come se invece che in serie A si stia a giocare su un tavolo di poker fumoso; e per il 31 luglio non è detto che non arrivi qualche altra defezione.

Forse 4. Il governo non ha ancora definito e messo in legge tutta quella serie di sgravi fiscali che sono stati richiesti anche dal calcio e dagli altri sport per favorire la ripartenza dell'attività agonistica in Italia. E' comprensibile che, con tanta gente senza lavoro, imprese in difficoltà a riprendere la produzione, protocolli sanitari necessari in tutti gli aspetti della vita quotidiana i nostri governanti abbiano qualche problema più urgente da risolvere.

Ed è logico che la ripartenza del calcio giocato avrebbe spostato l'urgenza sportiva a tempi posteriori. Giovedì l'assemblea di Legabasket - e di conseguenza la FIP che si muove dietro le quinte - dovrà prendere atto di non aver risolto alcuno dei problemi che l'avevano spinta ad accettare la promozione del Basket Torino e la dichiarazione di intenti entro il 15 giugno.