NBA - Magic Johnson vorrebbe che il nuovo allenatore dei Lakers fosse un ex giocatore

Dalla separazione con Frank Vogel del mese scorso, per i Lakers è cominciato il percorso di scelta del nuovo allenatore. Ora sono rimasti solo tre candidati tra quelli presenti nella loro "short list" iniziale: Kenny Atkinson (assistente dei Warriors), Terry Stotts (ex-Blazers) e Darvin Ham (assistente dei Bucks).
Al consulente del lusso della franchigia californiana, il leggendario Magic Johnson, è stato chiesto da The Athletic di esprimere la sua opinione sulla questione dell'identità del futuro allenatore di Los Angeles.
"A parte Erik Spoelstra, gli altri tre allenatori che sono in finale di conference sono ex giocatori. Penso che dica molto su questo trend in atto. Non dico che debba essere un ex giocatore, ma dico solo che bisogna stare attenti a quello che succede, a quelli che sono ancora ai playoff."
Magic Johnson segna un punto: a parte Erik Spoelstra (Heat), Steve Kerr (Warriors), Jason Kidd (Mavericks) e Ime Udoka (Celtics) hanno tutti avuto una carriera da giocatore più o meno gloriosa nella NBA.
Forse si è dimenticato di notare che gli ultimi tre coaches campioni (Raptors, Lakers e Bucks) sono stati guidati da un allenatore senza alcuna esperienza da giocatore in Big League (Nick Nurse, Frank Vogel, Mike Budenholzer rispettivamente).
La tendenza sembra essere questa: rinnovare le panchine con la nomina di ex giocatori con poca esperienza di coaching (Steve Nash, Ime Udoka, Willie Green, Chauncey Billups, ecc.) o di assistenti senza la minima esperienza da giocatore leader (Taylor Jenkins, Chris Finch, Jamahl Mosley...)
Magic Johnson vorrebbe che i Lakers seguissero lo stesso percorso. Strada tracciata per Darvin Ham, l'unico tra i tre candidati alla carica a soddisfare i criteri del playmaker Hall of Famer ? Forse, a patto però che riesca a mettere i giocatori faccia a faccia con le proprie responsabilità.
“Secondo me, la cosa più importante è la responsabilità di tutti”, sottolinea Magic. "Bisogna responsabilizzare tutti, dal primo all'ultimo giocatore. Ce ne siamo dimenticati. I giocatori non ne hanno mai parlato in questa stagione, è sempre stata colpa di qualcun altro e io lo odio. Nessuno ha detto: 'Ho giocato male, è colpa mia'. Quindi voglio un allenatore che ritenga tutti responsabili, è quello che vorrei."