NBA celebra il suo nuovo contratto televisivo con un primo mese superbo
La NBA ha motivo di esultare per il nuovo accordo televisivo: oltre 60 milioni di spettatori negli Stati Uniti hanno seguito le gare trasmesse a livello nazionale su NBC/Peacock, Prime Video ed ESPN nel primo mese di regular season. Si tratta del miglior avvio degli ultimi quindici anni, fatta eccezione per la stagione 2011/12 che iniziò a Natale, tradizionale momento di massimo ascolto dopo il “lockout”. Questo successo iniziale dà ulteriore valore al contratto record da 76 miliardi di dollari in 11 anni firmato con i broadcaster, un risultato che va ben oltre la semplice televisione.
Sulle piattaforme social, i contenuti targati NBA hanno già superato i 30 miliardi di visualizzazioni, stabilendo un primato per questa fase della stagione. Anche sul fronte commerciale i numeri sono positivi: il sito NBAStore.com registra un incremento superiore al 20% nelle vendite di merchandising, spinto dalla nuova generazione di stelle come Shai Gilgeous-Alexander, Anthony Edwards, Victor Wembanyama, Tyrese Maxey, Cooper Flagg, Jalen Brunson e Luka Doncic. Il trend positivo si riflette anche nel digitale: gli abbonamenti al League Pass sono cresciuti del 10%, mentre il tempo medio trascorso dagli utenti sulla piattaforma è aumentato dell’8%.
Sul fronte delle arene, l’affluenza resta altissima: circa il 97% dei posti disponibili è occupato, in linea con la scorsa stagione, la seconda migliore di sempre. Dieci franchigie – tra cui Celtics, Cavaliers, Warriors, Rockets, Heat, Knicks, Thunder, Suns, Spurs e Jazz – hanno già registrato il tutto esaurito nelle gare casalinghe, mentre squadre come Atlanta e Charlotte hanno visto crescere la presenza del pubblico di quasi il 10%. Anche in Europa i risultati sono incoraggianti: Prime Video ha segnalato che la sfida tra Spurs e Nets del 26 ottobre è stata la partita di regular season più vista in prima serata nella storia del continente, escluse le gare di Natale e quelle disputate a Parigi.