Robbery: Sylvain Francisco punta il dito su decisione troppo a favore del Real Madrid
Il primo tempo alla Movistar Arena di questa sfida di EuroLeague del 20 novembre 2025, ci racconta questo: Zalgiris in affanno, Real Madrid chirurgico. A bordocampo Sylvain Francisco mette subito l’accento sulla tutela arbitrale: «Dobbiamo essere rispettati un po’ di più, ci sono stati molti falli non chiamati. Spero cambi nella ripresa: loro la passano liscia su alcune situazioni, abbiamo bisogno di essere protetti». All’intervallo, Kaunas insegue 37–43, con la sensazione – almeno per Francisco – che il metro arbitrale li stia punendo, per aiutare i Blancos. I numeri, però, raccontano equilibrio sui fischi: falli pari (9-9) a metà gara. La differenza è dalla linea: Real 11/11 ai liberi, Zalgiris 5/8. Madrid capitalizza al 100%, Kaunas spreca tre tentativi e paga una produzione inferiore nei viaggi in lunetta. È il classico scarto “invisibile” che pesa nel punteggio a parità di contatti sanzionati.
Dopo la sirena, la protesta lituana esplode. Tiri liberi: il Real arriva a 28/33; Kaunas a 17/21: un quarto periodo con 20 tiri liberi per il Real, definito “incredibile” dal play, e l’appello alla EuroLeague affinché intervenga sul metro arbitrale e sulla responsabilità dei direttori di gara Robert Lottermoser, Milos Koljensic e Marcin Kowalski. La differenza di valutazione dei contatti è diventata troppo ampia. Tra questi Francisco e la Zalgiris lamentano in particolare la sfida decisiva a 16″ tra Maodo Lo e Facundo Campazzo, sanzionata con sfondamento del giocatore di Kaunas, episodio che ha acceso le polemiche sull’ultimo possesso e sull’interpretazione del contatto: a parti inverse sarebbe passato inosservato.
Así le han robado el partido a Zalgiris Robert Lottermoser, Milos Koljensic y Marcin Kowalski.
— OutofContext BarçaBasket (@OutBasket) November 20, 2025
Todos sabemos que a Campazzo, Sloukas, Nunn, Fournier o Micic estas faltas, nunca se las pitan.
Vaya sinvergüenzas estáis hechos @EuroLeague. pic.twitter.com/CvSC38iLWr