Lakers, JJ Redick e come gestire i carichi di lavoro di LeBron James

Lakers, JJ Redick e come gestire i carichi di lavoro di LeBron James

LeBron James ha fatto il suo esordio nella stagione NBA 2025-26 con i Los Angeles Lakers, contribuendo alla netta vittoria di martedì contro gli Utah Jazz. Con questa presenza, la superstar è diventata il primo giocatore nella storia della lega a disputare 23 stagioni, un traguardo straordinario per chi, a quasi 41 anni, è considerato tra i migliori quindici interpreti del gioco ancora in attività. Tuttavia, lui e il nuovo coach JJ Redick dovranno mantenere un costante dialogo per gestire al meglio l’annata.

Il fuoriclasse aveva già saltato le prime 14 gare a causa di un problema alla sciatica. Già prima dell’annuncio ufficiale dell’infortunio, sia James che Redick avevano sottolineato l’importanza di monitorare i carichi di lavoro per preservare la freschezza atletica in vista dei playoff. Ora che LeBron è tornato in campo, queste discussioni sono riprese: Redick ha spiegato che la gestione sarà quotidiana, in collaborazione con Mike Mancias, e che si tratta di un “territorio inesplorato” senza precedenti.

Secondo l’allenatore, James conosce il proprio corpo meglio di chiunque altro e il livello di comunicazione instaurato lo scorso anno resterà invariato. L’obiettivo sarà concedergli riposo quando necessario, anche se questo potrebbe ridurre le sue possibilità di qualificarsi ai premi individuali di fine stagione, dato che può permettersi di saltare solo altre tre partite. Con nove gare back-to-back ancora da disputare, non sarebbe sorprendente vedere LeBron gestito con prudenza, rinunciando a diverse apparizioni. La priorità dei Lakers non sembra essere la corsa ai riconoscimenti personali, ma piuttosto mantenere il leader in condizioni ottimali per la postseason, soprattutto dopo che la fatica aveva pesato nella sconfitta al primo turno contro i Minnesota Timberwolves lo scorso anno.