Boston cade a Brooklyn: Simons brilla dalla panchina e Mazzulla lo promuove
Boston Celtics sconfitti a Brooklyn, con il secondo quarto (40-25) che indirizza la gara e costringe la squadra di Joe Mazzulla a inseguire fino alla sirena finale. Anfernee Simons ha giocato il massimo stagionale di minuti, provando a tenere in vita Boston, ma la partenza lenta ha pesato sul risultato complessivo. Nel post-partita, interpellato su cosa non abbia funzionato, Simons ha riconosciuto l’avvio sottotono: “La ragione principale è semplicemente una partenza lenta. Nel primo tempo non abbiamo giocato la pallacanestro che vogliamo giocare e ci siamo ritrovati a scavare un buco che potevamo evitare.” (via CLNS Media).
Nonostante il ko, Simons ha offerto una prestazione solida: 33 minuti dalla panchina, 23 punti con 10/16 dal campo, 4 assist, 3 rimbalzi e 2 recuperi, abbinati a una tenuta difensiva più convincente rispetto al recente passato. Un aspetto, quello difensivo, che aveva sollevato dubbi tra i tifosi al momento del suo arrivo nell’operazione che ha spedito Jrue Holiday ai Portland Trail Blazers in estate. Joe Mazzulla ha promosso il suo impatto: “La sua presenza difensiva è stata probabilmente la migliore dell’intera stagione. Ha giocato bene e si è meritato di restare in campo.”
Simons è all’ultimo anno del contratto quadriennale da 100 milioni di dollari e sarà free agent senza restrizioni la prossima estate. Prestazioni come quella contro Brooklyn risultano quindi strategiche sia per il giocatore sia per i Celtics: potrebbero aumentarne il valore in chiave scambi verso la deadline, oppure aprire alla possibilità di una permanenza prolungata a Boston tramite nuovo accordo. La sua crescita, soprattutto nella metà campo difensiva, resta uno degli snodi tecnici più interessanti per la franchigia nel breve periodo. Per adesso, la priorità è dare continuità: Boston deve ritrovare ritmo e stabilità, capitalizzando sugli spunti positivi emersi nonostante la sconfitta. I Celtics torneranno in campo domenica contro gli Orlando Magic, terza sfida stagionale dopo l’1-1 maturato nei primi due incroci. Simons avrà un’altra opportunità per consolidare quanto di buono mostrato e per incidere su entrambe le metà campo, nell’ottica di una risalita collettiva.
Nonostante il ko, Simons ha offerto una prestazione solida: 33 minuti dalla panchina, 23 punti con 10/16 dal campo, 4 assist, 3 rimbalzi e 2 recuperi, abbinati a una tenuta difensiva più convincente rispetto al recente passato. Un aspetto, quello difensivo, che aveva sollevato dubbi tra i tifosi al momento del suo arrivo nell’operazione che ha spedito Jrue Holiday ai Portland Trail Blazers in estate. Joe Mazzulla ha promosso il suo impatto: “La sua presenza difensiva è stata probabilmente la migliore dell’intera stagione. Ha giocato bene e si è meritato di restare in campo.”
Simons è all’ultimo anno del contratto quadriennale da 100 milioni di dollari e sarà free agent senza restrizioni la prossima estate. Prestazioni come quella contro Brooklyn risultano quindi strategiche sia per il giocatore sia per i Celtics: potrebbero aumentarne il valore in chiave scambi verso la deadline, oppure aprire alla possibilità di una permanenza prolungata a Boston tramite nuovo accordo. La sua crescita, soprattutto nella metà campo difensiva, resta uno degli snodi tecnici più interessanti per la franchigia nel breve periodo. Per adesso, la priorità è dare continuità: Boston deve ritrovare ritmo e stabilità, capitalizzando sugli spunti positivi emersi nonostante la sconfitta. I Celtics torneranno in campo domenica contro gli Orlando Magic, terza sfida stagionale dopo l’1-1 maturato nei primi due incroci. Simons avrà un’altra opportunità per consolidare quanto di buono mostrato e per incidere su entrambe le metà campo, nell’ottica di una risalita collettiva.