Leonardo Faggian: «Siamo qui a Napoli per completare la missione di portare i playoff»

Leonardo Faggian, esterno travigiano 21enne del Napoli Basketball, che sarà a disposizione del capoallenatore Luca Banchi per il mini raduno imminente a Roma della nuova nazionale italiana di pallacanestro, è intervenuto in esclusiva a “Canestro”, il settimanale del basket campano diretto e condotto da Carmelo Prestisimone in onda ogni giovedì alle 21,15 su Stile Tv (canale 78 in Campania). La giovane guardia-ala si è proiettato alla sfida di domenica sera al PalaVerde tra Treviso e Napoli. Per lui certamente una gara particolare viste le sue origini cestistiche: “Siamo qui a Napoli per completare la missione di portare i playoff - ha detto -; non solo il nostro presidente vuole la postseason ma anche noi certamente. Mi sto trovando bene qui. Il club è molto serio. Per me è la prima esperienza di vita e professionale al sud. Anche se avevo una nonna di origini maioresi, salernitane”. Il percorso di Napoli fino ad oggi ha registrato due stop contro la Virtus a Bologna ed in casa contro Trieste: “Attualmente la Virtus è di un’altra categoria; magari nel girone di ritorno potrebbe anche esserci un altro risultato. Trieste è una squadra invece battibilissima”. La sfida contro Treviso è alle porte e Faggian dà una fotografia chiara, lucida sull’evento: “in serie A tutte possono battere qualunque squadra. Loro hanno un team certamente più esperto con 6 over 30; mentre noi siamo più giovani. Proprio l’energia può fare la differenza in questo senso. La voglia di vincere la nostra prima partita è altissima”. Con Faggian è stata affrontata una questione che riguarda quello che può avvenire in un gruppo squadra durante la stagione ovvero la scissione tra il plotone di italiani in squadra e quello degli americani: “Si, è una cosa vera questa qui. Mi è successa proprio a Treviso proprio nella mia ultima stagione lì. Ed è la cosa peggiore che possa capitare. Quando i roster si dividono, per vicende di spogliatoio, il gruppo ne risente così come i risultati. Non è certamente questo il caso di Napoli perché siamo solo all’inizio ed oggi sarebbe facile puntare il dito contro. Invece dobbiamo lavorare e riparare alle difficoltà. La buona volontà certamente non ci fa difetto”.