Germani Brescia: Cotelli sullo stop a Trapani, l'ultimo tiro di Burnell, le condizioni di Massinburg

02.11.2025 23:09 di  Iacopo De Santis  Twitter:    vedi letture
Germani Brescia: Cotelli sullo stop a Trapani, l'ultimo tiro di Burnell, le condizioni di Massinburg
© foto di Ciamillo

Il commento di coach Cotelli dopo la sconfitta a Trapani della sua Germani Brescia«Prima di tutto, complimenti a Trapani, che ha disputato una grande partita. Noi, secondo me, abbiamo sbagliato un po' l'approccio difensivo nei primi due quarti: abbiamo concesso troppo, soprattutto in campo aperto, e non siamo stati abbastanza solidi. In attacco abbiamo perso qualche pallone di troppo. Bella però la reazione nella ripresa, dove siamo riusciti a rientrare e a giocarci la gara fino in fondo. Non era facile, in un ambiente caldo contro una squadra molto forte. Siamo mancati in alcuni dettagli: tiri liberi sbagliati — e sono stati tanti —, palle perse, qualche conclusione facile che non è entrata. Ma questo è il basket: sapevamo che sarebbe stata una partita complicata. Ci è mancato un soffio, ma abbiamo spunti importanti su cui lavorare».

Ha pesato il problema falli di Ivanovic. «Sì, l'assenza di Ivanovic ha pesato, aveva due falli e siamo stati costretti ad accorciare le rotazioni. Alcuni giocatori sono stati sovrautilizzati e hanno finito la benzina. Inoltre, ci siamo un po' scoraggiati dopo aver sbagliato alcuni tiri aperti, da tre e da due, e questo ci ha tolto disciplina difensiva, che invece abbiamo ritrovato nel secondo tempo. Penso che siano stati determinanti l'imprecisione al tiro e il dover rinunciare a due pedine fondamentali come Ivanovic e Ndour».

Il tiro finale preso da Burnell. «In quel momento Ivanovic era fuori per falli e Massinburg non stava bene, non poteva essere della partita negli ultimi minuti. Abbiamo deciso di affidarci a uno dei nostri migliori giocatori, Burnell. L'idea non era quella di prendersi un tiro da tre, ma di attaccare il ferro. Il ragazzo ha deciso diversamente, ha scelto di tirare dall'arco. È un errore che può succedere, fa parte del processo di crescita, tanto per i giocatori quanto per noi allenatori. La scelta di affidare a lui l'ultimo possesso però era voluta. Massinburg? Ha sentito indurirsi il polpaccio e non volevamo rischiarlo».