Achille Polonara: «Due mesi fa sognavo una vita normale. Ora di tornare a giocare a basket»

"So che il peggio non è ancora passato e ci saranno altri momenti duri, ma ora vedo la luce. Prima volevo solo tornare a vivere, ora il mio obiettivo è tornare un giorno a giocare a basket", esordisce così Achille Polonara nell'intervista di Luca Bortolotti a La Repubblica. Polonara è rientrato al Sant'Orsola, dove domani inizierà un nuovo ciclo di chemioterapia e il 24 settembre farà il trapianto di midollo grazie a una donatrice americana. A Bologna resterà fino a dicembre, un mese di ricovero dopo il trapianto seguito da periodici day hospital e controlli; poi andrà a Sassari. "Cosa ha pensato quando le hanno detto che il donatore era stato trovato? Ci contavo, mi avevano detto che era questione di tempo, di stare tranquillo. Non posso, purtroppo, ma mi piacerebbe tanto parlare con la donatrice, conoscerla, sapere quanti anni ha e cosa fa nella vita. Fondamentalmente vorrei dirle semplicemente grazie. Sta tornando la luce. Martedì Tonut è venuto da Milano per farmi visita in ospedale e regalarmi la canotta usata nelle amichevoli prima dell'Europeo, lunedì ero a cena con Belinelli a far balotta al ristorante Pepperoni. Tutte cose che aiutano".
Il contratto della Dinamo Sassari ha offerto nuove prospettive. "Due mesi fa sognavo solo di vivere una vita normale, poi è arrivata la proposta di una squadra e una città dove son stato bene, ho amici, e il pallino del basket è tornato. Appena finite le cure andrò a conoscere i compagni; non mi sono dato tempi, nemmeno loro me li hanno dati, ma ora il mio obiettivo è rimettermi in forma e tornare a giocare a basket. Per questo la pur apprezzata proposta di un ruolo da scout nella Virtus non l'ho considerata, per un lavoro fuori campo c'è tempo. E quella vita normale ora la vedo più vicina".