Paolo Moretti (Pistoia) ha le idee chiare

Paolo Moretti (Pistoia) ha le idee chiare

E’ un Paolo Moretti molto determinato e con le idee estremamente chiare quello che si presenta di fronte ai taccuini e alle telecamere della stampa per la conferenza stampa di metà settimana: “Oggi tocca a me parlare -esordisce il coach biancorosso- perché in questi giorni sto tirando un po’ il collo ai miei giocatori, fra allenamenti in palestra e riunioni tecniche, e non voglio togliere loro anche quei pochi momenti di pausa che hanno fra una seduta e l’altra. Del resto abbiamo bisogno di capire se siamo realmente competitivi per questo campionato, perché soltanto trovando una risposta a questa domanda possiamo iniziare a risolvere i nostri problemi”. Problemi che coach Moretti, dopo tre giornate di campionato comunque proibitive anche sulla carta, si aspettava essere così evidenti? “No -ammette candidamente il tecnico- pensavo che, vista l’energia, l’atletismo e l’intensità messe in mostra fin da agosto, il nostro impatto con il campionato potesse essere un po’ meno complicato, anche se, come ho sempre ripetuto, conoscevo bene le insidie a cui andavamo incontro. La realtà però è che, ancora non abbiamo messo i nostri giocatori in grado di rendere al loro massimo, indipendentemente dal valore degli avversari che fin qui abbiamo affrontato. Questa -confida Moretti- è la mia preoccupazione più grande, anche più delle sconfitte: il fatto che ancora, dopo tre partite, non siamo riusciti a esprimerci al massimo”. Quale quindi la chiave per arrivare a questo massimo che ancora tarda ad arrivare? “Ci sono due aspetti -spiega chiaramente Moretti- in cui dobbiamo assolutamente migliorare e anzi, che sono l’obiettivo principale da raggiungere, fin dalla gara di lunedì sera, perché da essi non possiamo prescindere. Il primo aspetto è dato da un numero, tanto freddo quanto indicativo: 90 punti subiti di media sono tanti, troppi. Siamo la seconda peggior difesa del campionato e, non avendo il talento per fare 95 punti ogni volta, dobbiamo assolutamente migliorare in questo fondamentale, se vogliamo vincere qualche partita. Dobbiamo crescere a livello di lavoro, organizzazione, strategia, mentalità: in tutto, insomma. Il secondo aspetto -prosegue il tecnico biancorosso- è una diretta conseguenza del primo: se difendiamo male, mentalmente sull’azione d’attacco successiva vogliamo rimediare, ma lo facciamo in modo disorganico, singolo, senza un lavoro di squadra. Così facendo, anche se spinti dalla voglia, da una molla positiva, ci disinuiamo e sbagliamo quasi sempre la scelta. A quel punto prendiamo magari contropiede, concedendo altri punti facili, e prendiamo quel break di sei, sette o otto punti che poi non riusciamo più a recuperare. E’ una cosa -spiega ancora Moretti- che ci accade sempre: in gara come in allenamento. Su questo piano devo dire che a livello di voglia, di applicazione e di impegno, a questi ragazzi in settimana non ho niente da appuntare, tuttavia l’impatto con il campionato italiano si è rivelato, per alcuni dei più giovani, sicuramente significativo: penso ad esempio ad almeno tre dei quattro falli compiuti da Daniel nella partita di Sassari. Tutte leggerezze che un giocatore con un’esperienza maggiore a livello professionista non avrebbe sicuramente commesso”. Rimedi? “Non si molla e si va avanti: non possiamo permetterci -chiarisce Moretti- né giocatori che giocano per sé, né giocatori che mollano. Ma nessuno di questi ragazzi mi sembra un tipo con questa indole. Il gruppo è ben disposto verso il lavoro, ma torno a dire che fin dal pre-campionato ho sempre detto che il processo di crescita della squadra si è rivelato lento. Siamo tutti consapevoli delle difficoltà, ma sappiamo altrettanto bene che sarà una stagione molto lunga: le altre squadre sul fondo della classifica si stanno attrezzando? Forse dispongono di risorse che noi non abbiamo -ipotizza il coach- ma sicuramente prima di chiedere qualcosa alla dirigenza, voglio capire e vedere il reale valore dei miei uomini, perché sono convinto che ancora non lo abbiamo visto. Soltanto dopo, quando avrò visto i miei giocatori esprimersi al massimo delle loro capacità, se i risultati dovessero continuare a essere negativi, potrò stimolare la dirigenza riguardo a un ipotetico ritorno sul mercato”. Ultime due battute sulla sfida di lunedì a Desio: con che veste si presenterà Pistoia contro Milano? “Ogni domenica -afferma Moretti- una squadra di basket va in campo per vincere: in altri sport si può pensare di adottare il catenaccio e strappare un pareggio, ma nel basket non funziona così. La nostra mentalità, quindi, deve essere quella di andare a Desio per provare a vincere la gara, sapendo ovviamente quelle che sono le difficoltà e quelle che, come detto in precedenza, devono essere i nostri obiettivi primari”.