Momo Diouf: «A Banchi devo tanto. Gli insulti? Preferisco ridere»

Momo Diouf: «A Banchi devo tanto. Gli insulti? Preferisco ridere»
© foto di Gilardi/Ciamillo

Momo Diouf ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa. Si parla di allenatori, come Luca Banchi, il coach ritrovato ieri da avversario contro la Lettonia che un anno fa lo chiamò alla Virtus Bologna: "Fu una chiamata inaspettata. A Banchi devo tanto, è uno degli allenatori che ha agevolato la mia carriera. Ma tutti quelli incontrati sulla mia strada, tra cui Ivano vie con cui ho vinto lo scudetto, mi hanno dato qualcosa", racconta Diouf, che sul CT dell'Italbasket Gianmarco Pozzecco invece aggiunge: "Molta tranquillità e tantissima fiducia. Non solo a me, ma a tutto il gruppo azzurro. Avrò un ruolo più importante? Avverto più responsabilità, ma la vivo con tranquillità. A fine Europeo sarei felice se vincessimo una medaglia".

Si parla poi anche degli insulti razzisti ai ragazzi dell'U20 che hanno vinto gli Europei di categoria. "Queste cose, purtroppo, succedono sempre e dovunque. I ragazzi sono stati bravi a rispondere sul campo, zittendo quella gente con i risultati. Bisogna anche saper chiudere le orecchie e non ascoltare, capendo che chi insulta è qualcuno che prova a rovinare le giornate degli altri solo perché non ha sfruttato le possibilità avute nella propria vita. A me è mai capitato? Sì, ma alla fine io rido sempre. Vedo una persona del genere sui social, rido e penso: come fai a perdere tempo per scrivere certe cose a uno che non conosci? E neanche ci metti la faccia".