LBA - Virtus Bologna, Baraldi: “Molto soddisfatto di come stanno andando le cose”

LBA - Virtus Bologna, Baraldi: “Molto soddisfatto di come stanno andando le cose”
© foto di SAVINO PAOLELLA

Luca Baraldi, amministratore delegato della Virtus Bologna, fa un bilancio dei primi sei mesi della stagione 2022-23 in una intervista che compare oggi sulle colonne de Il Resto del Carlino Bo.

Soddisfazione. “Sono molto soddisfatto di co­me stanno andando le cose. Nei maschi siamo pri­mi in campionato e in Eurolega siamo in corsa per l’ottavo po­sto e questo è importante per noi, perché sappiamo quanto sia dura questa manifestazione soprattutto per chi torna a di­ sputarla dopo tanto tempo. An­che l’esperienza europea delle donne la considero favorevol­mente, ma quello che più ci riempie d’orgoglio è il secondo posto in campionato e la storica vittoria che abbiamo ottenuto sabato contro Schio.”

Cosa rende il club affidabile e vincente. “Intanto il fatto di avere un proprietario come il dottor Massi­mo Zanetti che è un appassiona­to e che ha piena fiducia nelle persone che lui ha scelto per guidare il club. Avere una cate­na corta di comando è l’altro aspetto che ci caratterizza. Nel maschile siamo io, il direttore generale Paolo Ronci e il coach Sergio Scariolo. Nel femminile a Scariolo si sostituisce la coppia composta dal coach Giampiero Ticchi e dalla dirigente Angela Gianolla”.

Più complesso gestire i gioca­tori o le giocatrici? “La disponibilità del dottor Za­netti ci permette di portare qui grandi campioni sia nel maschi­le che nel femminile e credo che non solo Bologna, ma tutto il movimento dovrebbe ringra­ziarlo per questo. Noi cerchia­mo di selezionare i nostri atleti anche dal punto di vista umano e questo spessore nei valori vie­ne espresso in modo diverso. Nelle ragazze c’è un maggiore spirito di appartenenza al grup­po e di partecipazione personale anche negli eventi non sporti­vi. Nei maschi c’è più riservatez­za e maggiore attenzione a certi aspetti. Ad esempio resto sem­pre sorpreso del rispetto che campioni come Milos Teodosic e Marco Belinelli hanno nei con­fronti dei dipendenti dei nostri uffici, pur essendo un rapporto di 100 a 1 quando si parla dei ri­spettivi stipendi”.