Roda (Federsci) cerca il quarto mandato: un assist per Petrucci?

Curiosa la storia di Flavio Roda, presidente della Federazione italiana sport invernali. Beneficiato come Malagò, Petrucci e altri dalla famigerata legge Lotti del 2018 aveva avuto accesso a un terzo mandato alla guida della propria federazione. Ma la stessa legge aveva imposto il paletto di essere l'ultima rielezione possibile.

Al contrario, come un Alberto Tomba che invece di schivare paletti schiva regole, si sarebbe presentato alle elezioni che cadono il 15 ottobre prossimo per una quarta rielezione, con il presidente CONI Malagò che inizialmente avrebbe fatto finta di non essersi accorto di nulla.

La scusa o il cavillo che dir si voglia sarebbe nel fatto che dal punto di vista temporale in tre mandati Roda avrebbe fatto due quadrienni e metà, per cui ritiene che questa metà - in cui ha pur amministrato la Ferdesci - non conti nulla e abbia diritto a un terzo mandato pieno. Allo scopo, nel maggio scorso, ha cambiato lo statuto FISI aggiungendo la parolina magica "mandati interi" ottenendo l'approvazione del CONI.

Secondo la ricostruzione offerta stamani da Il Fatto Quotidiano, alle rimostranze preventive sull'iniziativa di Roda arrivate dalla sottosegretaria Valentina Vezzali, Malagò avrebbe risposto sdegnato con il solito ritornello della politica che entra a gamba tesa nello sport invece di rimettere le cose al loro posto.

Ma Palazzo Chigi ha rinnovato le sue preoccupazioni, visto che la ricandidatura si è concretizzata, e stavolta il CONI avrebbe risposto confermando che la legge non prevede eccezioni e oltre tre mandati non si può andare, a prescindere dalla loro durata. 

Sotto sotto, se si riuscisse a far passare la rielezione per un quarto mandato di Flavio Roda, ci sarebbero ancora due anni di tempo per cavillare e allargare le maglie divenute sbrindellate della legge per un nuovo quadriennio dei soliti noti. Nonostante si sia già chiamato fuori, Gianni Petrucci (79 anni nel 2024) resisterebbe ad un'altra chiamata da parte di Dio?