IBSA Next Gen Cup - Le parole di Luca Ansaloni, coach Bper Virtus Bologna

IBSA Next Gen Cup - Le parole di Luca Ansaloni, coach Bper Virtus Bologna

Per i padroni di casa della Virtus Bologna la prima giornata della IBSA Next Gen Cup si è conclusa con una sconfitta sul filo di lana (73-72 con Sassari) e una vittoria netta (76-57 su Pistoia). Al termine della seconda gara, abbiamo raccolto alcune impressioni dal coach delle V Nere, Luca Ansaloni.

La vostra giornata è iniziata con una sconfitta ed è terminata con una vittoria: che cosa ha detto ai suoi ragazzi fra una partita e l'altra?

Di avere un po' più di spregiudicatezza, di essere un po' più vivi, cosa che nel pomeriggio siamo riusciti a fare, per fortuna. Alla mattina eravamo molto blandi in tutto quello che facevamo e purtroppo non siamo mai riusciti a cambiare ritmo: questo ci ha condizionato molto nella nostra prestazione.

Può essere un fattore quello del giocare in un contesto particolare, con una partita da disputare la mattina e una il pomeriggio?

Sì, questo sicuramente. Un po' quello e un po' le caratteristiche di Sassari, che è la formazione, diciamo, meno strutturata come squadra ma con grandi individualità. Noi abbiamo una tipologia di gioco molto distribuita, con rotazioni diverse, con giocatori che un po' tutti si prendono responsabilità. La disabitudine a giocare contro squadre della tipologia di Sassari, secondo me si è manifestata per noi in maniera negativa.

Matteo Barbieri ha saltato la prima partita e poi disputato la seconda: ci sono dei problemi fisici dietro questa alternanza?

Assolutamente sì. Aveva subito una distorsione all'incirca una decina di giorni fa. Si è rimesso in piedi giusto per l'allenamento del primo dell'anno. Quindi abbiamo cercato di evitargli un doppio impegno nell'arco della stessa giornata.

Per quanto riguarda la squadra in generale e la sua composizione, questa è una Virtus molto diversa rispetto a quella dell'anno scorso. Com'è stata questa vostra stagione fin qui, con questo tipo di gruppo, e qual è il tipo d'impatto di un giocatore più esperto come Lorenzo Deri?

Delle volte ci dimentichiamo che stiamo facendo un campionato con ragazzi con differenza di due anni. Ovviamente c'è una differenza fisica e di maturità, di crescita sportiva, che si vedono in campo. Per esempio stamattina lo si è visto con Jakimovski [autore di 36 punti contro la Virtus, ndr]: noi, per quanto ce l'abbiamo messa tutta, avevamo giocatori di uno o due anni più giovani di lui a marcarlo. Nel caso di Lorenzo, nella nostra squadra il suo impatto è altrettanto importante di quello di altri in altre squadre. A maggior ragione perché è un playmaker, per noi può essere veramente il traino della squadra, tant'è che ottime prestazioni della squadra sono venute anche da buonissime sue prestazioni. Quindi è un po' la nostra guida, riesce a darci ritmo nelle giornate in cui è più ispirato: quando si perde un po', facciamo in effetti più fatica.