NBL Finals - Sydney in emergenza pareggia la serie in gara 2

NBL Finals - Sydney in emergenza pareggia la serie in gara 2
© foto di nbl.com.au

(di Davide Colotti). Clamorosa occasione mancata da New Zealand in gara 2 delle NBL Finals. Dopo aver espugnato Sydney, i Breakers sprecano tra le mura amiche la ghiotta possibilità di portarsi al match point, non approfittando delle assenze eccellenti degli ospiti.

Privi per tutto il secondo tempo del playmaker titolare Derrick Walton Jr. (16 punti e 6 assist di media in stagione) e del lungo Xavier Cooks (MVP della regular season a medie di 16+8r+4a), i Kings si appoggiano alla vena realizzativa del sud-sudanese Kouat Noi (20 punti) e alla trascinante energia di Justin Simon, autore di 12 punti accompagnati da 9 rimbalzi e addirittura 6 recuperi.

New Zealand segna la miseria di 41 punti nei primi 30 minuti e non dà mai la sensazione di poter dire qualcosa nel match, probabilmente fiaccata dallo sforzo di gara 1 e deconcentrata dalle assenze eccellenti degli avversari, che lasciavano presagire una facile vittoria e un sorprendente 2-0 nella serie per la formazione sfavorita. Quinto incontro Kings-Breakers dell'anno, tra regular season e Finals, e quinta vittoria della squadra in trasferta.

La sensazione è che chi per primo riuscirà a interrompere questo filotto potrà alzare il trofeo. La serie adesso ritorna in Nuovo Galles del Sud, e Sydney, detentrice del fattore campo, avrà la chance di provarci per prima. Resta da capire se Walton e Cooks saranno della contesa. E resta da capire come New Zealand reagirà alla gigantesca occasione sprecata. 

NEW ZEALAND - SYDNEY 74-81

Si gioca davanti agli 8429 della Spark Arena di Auckland, tutta esaurita. Padroni di casa in rosa bordato d'azzurro e nero, gli ospiti scelgono il bianco della divisa da trasferta. Stessi quintetti di partenza della prima sfida:

- Sydney: Walton Jr, Vasiljevic, Simon, Cooks (C), Soares
- New Zealand: McDowell-White, Rupert, Abercrombie (C), Brantley, Pardon

Recuperano tutti, apparentemente. Per Sydney, Walton e Cooks si erano seduti doloranti in panchina verso la metà dell'ultimo quarto di gara 1; per i neozelandesi, Pardon aveva lottato a lungo - e perso - contro i crampi.

L'inizio è molto intenso. Abercrombie su Walton, Simon su McDowell-White: continua dalla precedente sfida la pressione del miglior difensore sul facitore di gioco avversario. Le difese non concedono nulla, e dopo due minuti il punteggio è ancora fermo sullo 0-0. Pardon, mano di tiro fasciata, è offensivamente una tassa per i Breakers, ma lotta come una belva sotto il tabellone difensivo, tra rimbalzi e stoppate. L'MVP Cooks viene richiamato in panchina dopo soli due e mezzo di gioco. Il suo sostituto made in Sud Sudan, Kouat Noi, la sblocca con un 1/2 in lunetta a 7'22" al termine della prima frazione. Il tempo residuo è 5'05" quando finalmente una tripla di Jarrell Brantley sblocca anche New Zealand, con gli ospiti a quota 5, di cui 3 di Noi, che sale a 5 personali quando il punteggio dice 3-9. Il margine resta questo fino oltre il 9', quando una tripla dello scatenato Noi lo aggiorna a +9 (9-18) e il buzzer beater di Vasiljevic fissa la fine quarto sul 9-21.

12'30" giocati e Sydney ha già prodotto 8 palle perse. New Zealand riesce a segnare solo dai furti conseguenti ai turnover avversari, ma Sydney doppia i Kiwi e si porta sul +13 con un Vasiljevic da 10 punti, che, sommati agli 8 di Noi, fanno 18 sui 26 totali.
8-0 New Zealand (6 di McDowell-White) e al 15' c'è di nuovo una partita. Il timeout non scuote i Kings, al contrario i padroni di casa aumentano a 11 i punti consecutivi: -2. Kouat Noi ha in lunetta una prima chance per fermare l'emorragia, ma lascia entrambi i liberi sul ferro, con buona pace dell'appetito dei tifosi neozelandesi: la catena di fast food che sponsorizza la NBL regala cheeseburger gratis al primo 0/2 avversario ai liberi, ma solo in territorio australiano. È lo stesso Noi a chiudere il parziale dopo 4'20": 24-28 a 3' dalla pausa, 20 ospiti perfettamente ripartiti tra i protagonisti inattesi Vasiljevic e Noi, con le stelle acciaccate Walton e Cooks a lungo in panca. 1/2 in lunetta per New Zealand, poi assist di Vasiljevic e appoggio di Noi: la strana coppia continua a produrre e coach Maor chiama il timeout sul 25-30 con 2' da giocare. Di lì New Zealand ricuce fino a -2, ma deve accontentarsi di imboccare la via dello spogliatoio sul 30-34, punteggio bassissimo a latitudini che si ispirano ai ritmi NBA: il peso delle Finals si sente.

Si riparte definitivamente senza Walton e Cooks: i due membri del primo quintetto NBL producono smorfie di dolore in panchina, e Sydney deve farne senza per il resto della gara. New Zealand torna a -2. L'inerzia sembra cambiare, invece due azioni fotocopia portano a due perse consecutive di McDowell-White che si traducono in due rubate e altrettante schiacciate di Justin Simon, che si iscrive spettacolarmente al tabellino del match dopo un primo tempo a quota 0. Le rubate consecutive potrebbero essere 3, invece arriva un antisportivo. New Zealand spreca sanguinosamente quelli che avrebbero potuto essere anche 5 punti, con uno 0/2 ai liberi e i passi dell'azione successiva. 2/2 di Noi, che aggiorna a 14 il suo bottino, poi Simon concretizza la terza rubata in meno di 3 minuti (quarta totale nell'incontro) e Sydney scappa a +9 con il suo 1/2.

Fase convulsa, succede di tutto: due triple riportano New Zealand a -3, poi parziale di 7-0 Sydney (con il 16esimo punto di Noi e la quarta rubata nel quarto da parte di Simon, che segna anche da tre) e divario in doppia cifra sul 38-48. Coach Maor striglia i suoi, incapaci di approfittare dell'assenza delle stelle avversarie, e coach Buford mette a sedere Noi, Simon e Vasiljevic insieme a Walton e Cooks. Ma, di vincere questa partita, New Zealand non vuol proprio saperne, e scivola a -12. Una tripla di Brantley, il più positivo dei Breakers con 15 punti parziali, sembra riaccendere la luce, ma la spegne immediatamente il rientro in campo di Noi, che firma altri 4 punti e provoca il quarto fallo di Brantley, pareggiando a +13 il massimo vantaggio nel match. Uno 0/3 in lunetta di Sydney, tra tecnico per proteste e liberi, fa la grazia ai padroni di casa, che sono però completamente in bambola e il +16 arriva pochi istanti dopo con la tripla di Glover. 41-57 alla sirena della terza frazione.

Il resto è accademia: Sydney gioca al gatto col topo e contiene la consueta, attesa folata di Barry Brown Jr. nell'ultimo periodo. Gli ospiti toccano anche il +18, i padroni di casa rosicchiano qualcosa con un quarto da 33 punti, ma vengono ricacciati a distanza di sicurezza ogni volta che la partita avrebbe la debole chance di riaprirsi. Campo per le seconde e le terze linee, e New Zealand chiude in crescendo quando ormai Sydney ha tirato i remi in barca.

Boxscore:
- New Zealand: Brown 21, Brantley 20+6r, Le'afa 14, Pardon 6+11r+4blk
- Sydney: Noi 20, Vasiljevic 16, Simon 12+9r+6stl, Glover 12, Hunter 4+10r

Davide Colotti.