A1 Femminile - La Reyer Venezia trionfa anche a Costa Masnaga

A1 Femminile - La Reyer Venezia trionfa anche a Costa Masnaga

L’Umana Reyer concede il bis a due giorni di distanza superando, non senza qualche difficoltà, le brianzole sul loro parquet al termine di una gara intensa ed equilibrata in tre dei quarti disputati.
Un affaticamento muscolare patito da Natasha Howard impedisce a Coach Ticchi di effettuare ulteriori sperimentazioni e, stante anche l’indisponibilità di Debora Carangelo, alla palla a due si presenta il rodato tandem Petronyte/Fagbenle.
Il tecnico di casa, “orfano” di Lisa Jablonowski, inizia l’incontro con il quintetto composto da Villa M., Del Pero, Spinelli, N’Guessan e Nunn mentre in casa orogranata ci si affida alla regia di Yvonne Anderson affiancata da Pan, Penna, Petronyte e Fagbenle.

Del Pero apre i giochi subito replicata da Fagbenle, Pan, Petronyte e Penna che firmano il primo parziale a favore delle lagunari. Nunn dalla media e Spinelli, quest’ultima con un’azione da tre punti, riportano i propri colori sul -1. Ancora Nunn a eludere i tentacoli del biondo centro veneziano e vantaggio per le locali (12-8 a -6,06). Petronyte si fa perdonare la difesa “morbida” sulla pari ruolo USA ma Costa Masnaga non si fa intimorire e in un amen si porta sul 14 a 10 grazie a Matilde Villa. Primi cambi in casa orogranata con l’inserimento di Attura e Bestagno. Nunn e Del Pero dalla lunga distanza portano le lombarde sul 20 a 12. Nella lotta sotto i cristalli, Costa Masnaga soffre l’assenza della sua “torre” consentendo a Fagbenle di rimediare a due errori consecutivi di Bestagno. In una fase concitata del confronto, Bestagno risponde una Del Pero ispirata da oltre l’arco. Spinelli tenta un nuovo allungo in chiusura di quarto ma è Martina Bestagno a cercare ostinatamente, trovandolo, il fondo della retina per il 25 a 19.
Apre bene la seconda frazione l’Umana con Fagbenle e Penna. Nonostante il dominio sotto le plance, L’Umana riesce solo in parte a concretizzare il proprio potenziale offensivo. Ciononostante, arriva il sorpasso veneziano con la realizzazione da sotto di Fagbenle (25-26 a -7,45). La “magia” di Matilde Villa non viene sfruttatao e allora la numero 6 si mette in proprio. La “gemellina” Eleonora è altrettanto spavalda nel segnare il 29 a 26. Petronyte prima trova il bersaglio, poi costringe al terzo fallo Nunn e dalla lunetta riporta avanti le compagne (29-30 a -5,13). E’ ancora lei a correggere l’errore di Penna costringendo al time out coache Seletti che riordina le idee delle sue ragazze.
Bestagno è onnipresente a rimbalzo pur peccando stranamente in precisione. I suoi tiri liberi e quelli di Attura valgono il 31 a 36. Costa Masnaga recupera grazie al suo “gioiellino” e sono ancora i personali a premiare nell’occasione Anderson. Labanca è pronta sfruttare una disattenzione difensiva ma Elisa Penna “inventa” un canestro sul buzzer accompagnando le formazioni all’intervallo lungo sul punteggio di 35 a 40.

L’assist di Pan per Fagbenle fa ben sperare al ritorno dagli spogliatoi così come la conclusione di Petronyte che sospinge l’Umana sul 35 a 44. Non tarda la reazione rabbiosa delle locali con Spinelli a segno due volte. L’asse Anderson-Fagbenle funziona a dovere anche se Spinelli va in trance agonistica mantenendo in linea di galleggiamento i propri colori. Petronyte non perdona segnando con continuità e servendo uno splendido assist a Fagbenle. I suoi centimetri pesano sotto i cristalli anche se la terna arbitrale non è sempre puntuale nel rilevare i contatti al limite del regolamento della difesa lombarda. L’1/2 ai liberi di Anderson vale il primo vantaggio in doppia cifra (45-55 a -4,59). Allievi cerca di contenere il divario ma Petronyte prima converte a bersaglio l’errore dalla lunetta di Pan poi sfrutta al meglio il servizio di Bestagno. Nunn si mette in luce con quattro punti prima del botta e risposta dalla lunga distanza di Natali e Del Pero. Costa Masnaga raddoppia su Petronyte cercando inutilmente di limitarla ed è proprio lei a chiudere la terza frazione sul 56 a 66 con un 2/2 dalla lunetta.

L’Umana affronta l’ultimo periodo puntando sul proprio peso sotto i tabelloni. La protesta di Ticchi su una decisione arbitrale viene sanzionata con un tecnico che però non influisce sull’inerzia del match dato che Penna, autrice di una gara di sostanza, riporta la Reyer sul +13 (57-70 a -9,12). Petronyte sempre protagonista mentre sul fronte avversario Spinelli e Nunn sparano le ultime cartucce. Natali allontana qualsiasi ipotetico “spettro” stracciando il cotone da oltre l’arco e dalla media. Ci pensa Attura con una “bomba” ad allargare il solco anche se le padrone di casa non mollano appellandosi alla più titolata delle due Villa. Fa il proprio ingresso sul parquet Laura Meldere mentre Giulia Natali conferma la sua serata di grazia. Villa “implementa” il proprio tabellino ma Bestagno, ritrovata definitivamente la mira, piazza un’azione da tre punti cui segue la tripla di Penna e la nuova realizzazione della capitana orogranata. Meldere si iscrive a referto dalla “linea della carità” e l’Umana si avvicina con Penna a quota 100, senza peraltro raggiungerla. Labanca fa scorrere i titoli di coda su un match il cui risultato punisce forse eccessivamente le brianzole, autrici di un’ottima prestazione, ma che conferma il potenziale offensivo di una Reyer che ha saputo ritrovarsi in un momento di apparente difficoltà, accelerando nel momento clou dell’incontro.

(Parziali: 25-19; 35-40; 56-66)

Limonta Costa Masnaga: Villa E. 3, Villa M. 18, Colognesi, Caloro, Del Pero 11, Jablonowski n.e., Spinelli 16, Allievi 3, Labanca 4, Toffali n.e., N’Guessan, Nunn 17 (All. Paolo Seletti)

Umana Reyer Venezia: Bestagno 14, Carangelo n.e., Pan 3, Natali 10, Anderson 7, Petronyte 29, Fagbenle 14, Meldere 1, Attura 5, Penna 15, (All. Giampiero Ticchi)

Totali di squadra:
Limonta Costa Masnaga: tiri da 2 25/57, tiri da 3 4/16/, t.l. 10/13, rimb. dif. 20, rimb. off. 11, p.p. 19, p.r. 13, assist 21
Umana Reyer Venezia: tiri da 2 30/58, tiri da 3 6/16, t.l. 20/25, rimb. dif. 32, rimb. off. 20, p.p. 23, p.r. 8, assist 31