Perugia, intervista a Yassin Derraa

Oggi andremo a conoscere meglio l’ultimo arrivato in casa Liomatic, Yassin Derraa, giovane proveniente dalla Ascom Patti, squadra militante nel girone B della serie A dilettanti, dove ha giocato detenendo le medie di 17 minuti a partita con 5,7 punti, il 41% al tiro da due ed il 32% da tre. Nella stagione passata ha militato tra le fila della Virtus Siena (stagione sfortunata visto l’infortunio accorsogli ad inizio marzo in amichevole contro Pistoia), è esploso difendendo i colori del San Cesareo Basket e a Reggio Emilia ha vissuto i tornei di livello più alto come l’Under 18, l’Under 19 e l’Under 21, dove è stato tra i protagonisti della vittoria dello scudetto, in quegli anni ha avuto anche modo di lavorare con la prima squadra collezionando anche alcune presenze tra i professionisti. Quali sono state le motivazioni che ti hanno fatto dire di sì alla chiamata del Perugia Basket?
Quando mi ha cercato Perugia sinceramente non ci ho pensato su due volte, ho deciso subito di accettare l’offerta. Innanzitutto avrei ritrovato Carenza che mi aveva parlato bene di tutto l’ambiente del Perugia Basket, poi potevo allenarmi con coach Paolini che ho sempre stimato per come sa lavorare con i giovani e perché sapevo che mi sarei potuto ritagliare il mio spazio all’interno della squadra e durante le partite, infine non potevo di certo rifiutare la chiamata della squadra prima in classifica!
Ti sei ritrovato ad iniziare gli allenamenti circa due settimane fa. Come è andato il periodo di inserimento?
Dal punto di vista tecnico devo dire che tenere ritmi altissimi, pressare a tutto campo e sviluppare il contropiede sono aspetti del gioco che mi piacciono molto e che credo si adattino bene alle mie caratteristiche. Con i miei compagni mi sono trovato bene sin dal primo giorno, i ragazzi mi hanno accolto nel migliore dei modi e mi sono sentito subito parte integrante della squadra, tutti pronti a darmi una mano, in primis il capitano.
Nell’ultima giornata contro Senigallia hai fatto 7 punti ma anche con Trento hai giocato bene.
Non guardo molto ai risultati strettamente personali, quello che per me conta è che con Senigallia siamo riusciti a vincere perché abbiamo espresso bene la nostra modalità di gioco, abbiamo fatto molti contropiedi, catturato tanti rimbalzi e numerose palle recuperate. Giocatori come Musso, Chiatti, Caroldi e Bonamente esprimono al meglio questi concetti ma abbiamo un reparto lunghi che non è da meno, ogni allenamento che passa mi innamoro sempre più di questo gioco, fatto di fluidità in attacco e di libertà di espressione all’interno di un preciso sistema, io mi sto ambientando bene e mi metto a completa disposizione della squadra.
Per quanto riguarda il finale di stagione?
Non commento quello che deve ancora venire, sono contento di aver contribuito al raggiungimento di quello che era il primo obiettivo stagionale, dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa così come abbiamo fatto fino ad ora, i risultati arriveranno. Vorrei infine ringraziare anche il pubblico di Perugia che mi ha accolto ed incitato sin da subito, anche loro mi hanno aiutato a farmi sentire immediatamente parte di questo ambiente.