L’Assigeco mette paura a Ferrara, ma l’impresa sfuma negli ultimi 10’

FERRARA “Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate”. La scritta che campeggia all'ingresso del "PalaMIT2B" avverte i visitatori rossoblu evidenziando in modo inequivocabile l'obiettivo di vittoria finale della Silver da parte della Mobyt, prima della classe. La squadra di Andrea Zanchi non si cura dell'ammonimento fino all'inizio del terzo periodo, quando esalta il possesso dell'inerzia tenuta fin dalla palla a due firmando il massimo vantaggio (25-41), risultato dell'abbinamento dell'ottima intensità difensiva alla buona gestione dei possessi in attacco.
Nel primo tempo è un'Assigeco da stropicciarsi gli occhi. Per orientarsi nei momenti impegnativi della serata, quando il parquet estense si trasforma in una "selva oscura", come capita nella seconda parte di serata, i rossoblu avrebbero bisogno dell'aiuto di un "Virgilio", una guida esperta, per non farsi travolgere dal cambio di clima nel palazzo e di metro arbitrale. Filippo Masoni, applaudito ex di una promozione in A1 di qualche stagione fa, è però out a causa di un problema all'adduttore: il coach rossoblu si trova così rotazioni e soluzioni tattiche limitate. Fattori che pesano come macigni sul copione del secondo tempo: Ferrara reagisce con decisione reimpossessandosi della gara, sfrutta meglio la profondità del proprio roster, ridotto solo dall'infortunio di Andreaus, e ribalta il punteggio certificando la propria leadership in classifica.
Un epilogo amaro per l'Assigeco che nel terzo periodo (25 punti subiti, tanti quanti nell'intero primo tempo), pur intuendo il cambio di direzione del vento, mantiene fino alla fine la voglia e la concentrazione. La sfida alla prima è un'esperienza intensa per i giovani lodigiani che nel primo (10-19 al 9') e secondo periodo (17-29 al 5', 22-37 al 9') mettono in forte difficoltà i padroni di casa trovando energia dai raddoppi difensivi. I lodigiani bloccano l'impeto degli estensi controllando bene la zona all'ombra del canestro anche in attacco (32-31 i rimbalzi: 11-19 nella prima parte).
L'Assigeco vola con sicurezza giocando bene il pick&roll con Chiumenti (4/10, 6 rimbalzi), sfruttando al meglio le iniziative di Bonessio (4/8, 7 rimbalzi), l'utilità di Quarisa (2/3) e la duttilità di Vencato (3/7, 3 rimbalzi, 2 assist), spremuto per 36', e Ricci (3/11, 3 rimbalzi). Ferrara si scontra con l'infortunio al ginocchio a Infanti (2') e i due tecnici rifilati a Furlani, espulso (5') nel secondo quarto, ai quali si aggiunge il terzo, per proteste durante l'intervallo lungo.
Inevitabile la modifica dello scenario nella seconda parte. Ferri e Mays, spalleggiati da Spizzichini (3/5, 4 rimbalzi), si caricano la squadra sulle spalle dando un'impronta ben definita allo svolgimento della partita. Alberto Seravalli, vice di Furlani, si affida a meccanismi consolidati. L'Assigeco invece non si ritrova più, il 3/3 dall'arco di Aronhalt (4/8, 5 rimbalzi) e la verve di Sant-Roos (4/13 dal campo, 9/9 in lunetta, 6 rimbalzi, 8 assist), mai uscito dal parquet, ritardano solo la rimonta locale concretizzata nel sorpasso sulla tripla di Ferri (57-54) al 3' dell'ultimo quarto.
L'Assigeco si fa viva con Sant-Roos solo al 5' (64-56): i rossoblu non mollano, ma ormai gli estensi sono lanciatissimi sull'onda emotiva del pubblico. All'Assigeco rimane l'orgoglio di una serata da squadra vera.
MOBYT FERRARA 73
UCC ASSIGECO 66
(10-20; 25-37; 50-54)
MOBYT FERRARA Ferri 15, Spizzichini 14, Mays 24, Jennings 8, Benfatto 7; Infanti 3, Bottioni 2, Flamini, Pipitone. All.: Furlani
UCC ASSIGECO Vencato 7, Sant-Roos 17, Bonessio 9, Chiumenti 8, Ricci 7; Aronhalt 14, Quarisa 4. Ne: Donzelli, Rossato, Maghet. All.: Zanchi
Arbitri Boscolo di Chioggia, Canestrelli di Genova, Gagno di Spresiano
Note Spettatori 1900 circa. Tiri liberi: Mobyt 15 su 18; Assigeco 14 su 17. Tiri da tre: Mobyt 12 su 28; Assigeco 4 su 16. Usciti cinque falli: Ferri (38').
Luca Mallamaci