Ettore Messina: "Cosa cambierei? Forse inizierei a considerare l'idea dei 3 secondi difensivi"

Ettore Messina ha parlato alla rubrica "Meet The Best Coaches" di A Better Basketball. Tra le domande fatte al coach dell'Olimpia Milano, diventato con la vittoria dell'ultimo Scudetto il più titolato nella storia del nostro campionato, anche quale sarebbe la prima cosa che farebbe per migliorare la pallacanestro: "La prima cosa che direi, è una cosa che non si può fare. Ovvero quella di allargare i campi. Se lo possono permettere solo Nazioni che hanno impianti di un certo tipo. Possibilità economiche di un certo tipo. La FIBA - e comprendo perfettamente questo - non potrà mai pensare di implementarlo perché tra Asia, Africa, tanti paesi dove è difficile trovare strutture e vuoi anche ampliare il campo. Magari ci sono i muri attaccati alle righe di fondo, palestre scolastiche di 70 anni fa. Pensare di allargare i campi, che sarebbe invece una cosa doverosa, perché l'atletismo di questi giocatori, soprattutto del medio-alto livello, è clamorosamente cambiato. Ma non si può fare.

La cosa che si potrebbe fare è cominciare a considerare l'idea dei 3 secondi difensivi, per dare più spazio a questi giocatori. Non gli puoi allargare il campo, ma gli dai davanti un po' meno la possibilità di creare questi muri per cui uno va a sbattere o va a forzare un tiro da tre punti tutte le volte. La differenza con la Nba è che a causa della regola dei tre secondi difensivi, in tutti gli isolamenti che anche loro fanno spesso vanno anche al ferro. Vedi meno questo rimanere a palleggiare 10/15 secondi, poi non so più dove andare perché nessuno aiuta, davanti c'è un muro, e devo finire con un tiro impiccato da tre. Lì per quella regola c'è ancora la possibilità di andare dentro l'area. Prima si andava dentro con il passaggio a un lungo, adesso più con la penetrazione. Questo secondo me crea soprattutto a livello di playoff Nba, secondo me il gioco di più alto livello, un equilibrio bello da vedere".