A2 - Trieste, Christian allontana la crisi: «Puntiamo alla promozione, recuperiamo il giusto spirito»

A2 - Trieste, Christian allontana la crisi: «Puntiamo alla promozione, recuperiamo il giusto spirito»
© foto di Federico Peretti / PB

Il coach della Pallacanestro Trieste Jamion Christian ha parlato nella puntata settimanale di “Tripla de Tabela”. Il tecnico statunitense è tornato sul momento dei giuliani dopo l'ampia sconfitta a Forlì con cui si è chiusa la stagione regolare, le sue parole riportate da Il Piccolo: «Siamo tutti frustrati, cerco di dare opportunità a chiunque e mi assumo le responsabilità. Stiamo vivendo un flesso negativo e ma pian piano sto recuperando i miei giocatori. Ho un roster di livello, paghiamo senza ombra di dubbio l’assenza di Reyes. Con tutti gli effettivi abbiamo perso solo 2 partite. Se arriva qualche rinforzo? Non lo so, io alleno i giocatori che ho in palestra».

Su cosa non sta andando ora. «Rimaniamo convinti che vogliamo prendere i migliori tiri possibili a prescindere da quanti secondi manchino. Dobbiamo farlo essendo sempre “minacciosi”, esaltando le caratteristiche dei singoli. Le percentuali attuali non ci preoccupano, torneremo a segnare secondo i nostri standard, per farlo però dobbiamo essere tutti centrati su quello che dobbiamo fare e soprattutto su come lo facciamo. In difesa fino ad un mese fa eravamo la miglior squadra del girone, abbiamo perso una pedina fondamentale come Reyes e il miglior difensore del campionato sul palleggiatore, Ruzzier. Se concediamo il 34% da tre punti all’avversaria non è un problema, lo diventa quando noi tiriamo con il 29%. La difesa sull’arco è fondamentale nel basket moderno, e rimane la nota dolente visto che a rimbalzo stiamo tenendo botta pur senza Reyes. Ecco, un altro aspetto abbinato è l’attuale sterilità nella produzione offensiva su secondi e terzi possessi, dobbiamo lavorare su questo».

Sulla condizione atletica. «I ragazzi lavorano sodo, secondo me è solo una questione di accrescere lo spirito da battaglia, fare un ulteriore step elevando lo standard qualitativo per uscire da questo momento di frustrazione».

Le ambizioni non cambiano. «Ho avuto una grande opportunità a venire ad allenare in un campionato competitivo come quello italiano, e non passo l’oceano per essere un mediocre. Puntiamo dritti alla promozione, ci crediamo e sento che stiamo recuperando lo spirito per raggiungere il nostro obiettivo».