Peppe Poeta: «Essere qui un privilegio. Sono al più alto livello in Europa»
Peppe Poeta protagonista di Uomini e Canestri su La Repubblica ed. Milano, intervistato da Luca Chiabotti. L'ex coach della Germani, designato futuro allenatore Olimpia da Ettore Messina di cui oggi è assistente, racconta: «Essere in questa posizione è un grandissimo onore e privilegio che vivo con senso di responsabilità e gratitudine per chi mi ha dato questa opportunità ma, anche, con un po' di leggerezza, quella 'giusta' che fa sì che le cose vengano meglio. La sto vivendo come sempre, godendomi il momento e la fantastica organizzazione del mondo Olimpia. Sono al più alto livello in Europa, contento e coinvolto e ne approfitto per continuare ad apprendere ogni giorno da Ettore, dagli altri assistenti e dai giocatori dai quali io penso si possa imparare tanto», dice Poeta. «Il ritorno a assistente? Mi sono divertito molto a Brescia, so che questa è solo una transizione e ne approfitto per migliorare. Sono ancora giovane come allenatore e ci sono treni che non puoi perdere. Il primo che me lo ha detto è stato il proprietario di Brescia, Mauro Ferrari che io considero un fratello maggiore».
Sulle difficoltà di questo avvio di stagione. «È una stagione lunga e molto dipenderà dalla salute fìsica: l'obbiettivo primario è tornare a vincere lo scudetto e poi provare a fare i playoff di Eurolega sapendo che ci sono tante squadre attrezzate per riuscirci e che, quest'anno, è il torneo ancora più impegnativo. Stanno tirando un po' troppo la corda coi giocatori, non ho soluzioni ma è indispensabile un accordo tra Fiba e Eurolega. Che è un campionato bellissimo ma che, con troppe partite, rischia di perdere qualità».